NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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mercoledì 15 gennaio 2020

Il razzismo più stupido e odioso

Devo un chiarimento a chi mi legge a  proposito del politicamente corretto. Certamente non lo disapprovo in blocco, anzi nell’insieme lo confermo con le parole e con le azioni.
 Ma sono fortemente critico verso certi luoghi comuni spacciati come progressisti seppure seguiti anche da molti dichiaratamente reazionari.
Uno stereotipo che mi disturba parecchio è quello razzista che classifica le donne quali persone comunque superiori a tutti gli uomini. “Sarebbe bello” dicono costoro “che le cariche più alte andassero alle donne”. Senza  specificare le qualità intellettuali, morali, umane di queste auspicate presidenti di Regioni, Stati, Imperi.
Penso alla Borgonzoni per esempio. Io non voto a Bologna perché conservo la residenza a Pesaro. Comunque se dessi il voto a Bologna, lo darei a Bonaccini perché questa regione è amministrata, governata e tenuta bene. Per quale ragione si “deve” tifare comunque per una donna? Certo le donne sono portatrici di molto bene per noi uomini e l’umanità non si è estinta soprattutto grazie a loro, alle madri, ma non sono tutte brave, belle e buone nello stesso modo. Non sono lepri o anguille o tartufi. Nemmeno sardine o tortellini. Cibi tutti gustosi, niente da dire.
Ma non è vero quanto dice Emilia, la moglie di Iago nell’Otello di Shakespeare a Desdemona:
“ ‘Tis not a year or two shows us a man:
they are all but stomach abd we all but food;
They eat us hungerly, and when they are full
They belch us, Look you, Cassio and my husband  (III, 4, 98-101).
Loro non sono cibo e noi non siamo stomaco dunque.
Le donne sono proprio come gli uomini, belle o brutte, buone o cattive, generose o ingenerose.
Allora dire: “ è auspicabile che il presidente sia donna, sarebbe bello, ne sarei proprio felice” è una delle espressioni di moda che passano per politicamente corrette e sono invece stupide e  razziste del razzismo più odioso.

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