Ammazzano
per odio, oppure per gioco o per scherzo
Gli omicidi perpetrati da chi
guida le automobili sono notizia di ogni giorno.
Vediamo oggi, martedì 7 gennaio 2020.
Da “la Repubblica” : “ Vanno a
ballare, travolte all’uscita . Arrestato un altro guidatore ubriaco”. (p. 20) Le
vittime sono due donne ma il loro assassino viene biasimato e incolpato meno di
chi fa un complimento a una ragazza.
“Valle Aurina sette morti. ‘Non
avevo capito di avere bevuto tanto’ ” Stessa pagina. Chi si ubriaca senza
capire può ammazzare.
Ma il colmo è a p. 7 di
Bologna cronaca. Stesso giornale e giorno:
“Lo segue, lo investe e lo
uccide. ‘Rubò il cellulare a mio figlio’ ”.
La vita umana non vale più
niente nel sentimento malato, treso malato dalla pubblicità, dal consumismo
obbligatorio del superfluo dove molti oramai non hanno nemmeno il necessario.
Si ruba per avere quello che
tutti “devono” avere.
Non ho il telefonino e i più mi
considerano anormale, forse meno normale di quello che lo ruba e di quello che
ammazza chi lo ruba. Senza telefonino, la vita non è vita nell'opinione comune indotta dai media.
Seneca:"Homo, sacra
res homini, iam per lusum ac iocum occiditur" (Ep. 95, 33), l'uomo, cosa sacra per l'uomo, oramai viene ucciso per
gioco e per scherzo.
Il pilota assassino che
rimane quasi sempre impunito o troppo poco punito, diventa un simbolo funesto che incoraggia chi vuole
sbarazzarsi di un nemico senza pagarla cara. Ora ci si mettono anche i droni. C'è il rischio che diventi un metodo diffuso anche questo modo vile di assassinare i nemici se Trump verrà rieletto.
Saluti e salute ai miei
simili: homo sum, sono uomo, e so bene
di esserlo e[xoid j ajnh;r w[n.
gianni
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