mercoledì 27 luglio 2022

Eracle di Euripide. Undicesima parte


 Quarto stasimo 874-908.

Il coro lamenta la perdita dell’evergete (877), il benefattore, il fiore della città che viene reciso ajpokeivretai so;n a[nqo" povlew".

 

L’amore e la vita recisi come un fiore dall’aratro.

 

 Una metafora frequente: Catullo

nec meum respectet, ut ante, amorem,

qui illius culpa cecidit velut prati

ultimi flos, praetereunte postquam

          tactus aratrost. 

e non si volti a guardare, come prima, il mio amore,

che per colpa di lei è caduto come il fiore

del ciglio del prato dopo che è stato reciso

dall'aratro che passa oltre (11).

 

Virgilio: Eurialo in Eneide, IX:

Volvitur Euryalus leto, pulchrosque per artus

It cruor umeros cervix conlapsa recumbit;

purpureus veluti cum flos succisus aratro

Languescit moriens lassove papavera collo

Demisere caput, pluvia cum forte gravantur” (433-438)

Stramazza Eurialo nella morte e per le membra belle scorre il sangue e sulle spalle si inclina la testa caduta come quando un fiore purpureo tagliato dall’aratro appassisce morendo o hanno chinato il capo sul collo stanco i papaveri quando sono appesantiti da pioggia improvvisa

 

 

Lyssa lancia il carro per seminare rovina, la Gorgone figlia della notte  Luvssa marmarwpov" (883) Lyssa dallo sguardo pietrificante

In fretta tacuv un demone ha ribaltato un uomo felice e in fretta i figli spireranno per mano del padre. 

Dall’interno e[swqen si sentono i lamenti di Anfitrione, e si ode il rumore delle danze senza timpani non allietate dal tirso di Dioniso

Danze volte al sangue non al succo dionisiaco dell’uva.

 Quvella seivei dw'ma, sumpivptei stevgh (905) una bufera scuote la casa, il tetto crolla.

Infine Anfitrione invoca (w\ Dio;" pai' 906) che può essere Eracle ma anche Atena in quanto il vecchio nota che scatena uno scompiglio tartareo come quello di Pallade contro Encelado. I figli fuggono il padre ne va a caccia.

 

Pesaro 27 luglio 2022 ore 9, 35

giovanni ghiselli

p. s

Buon giorno. Che sia lieto, vario e molto laborioso. Lavorerò, pedalerò, correrò, nuoterò, farò la corte e altro ancora, perché la vita è troppo breve per sciuparne il preziosissimo tempo.

 

 

 

 

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