domenica 31 luglio 2022

Euripide Ione V parte.


Creusa bendotata e borsa di studio (o di guerra) per Xuto

 

Creusa racconta a Ione la nascita di Erittonio che Atena raccolse dalla terra e consegnò alle figlie di Cecrope e di Aglaurio, le Aglauridi. L’infante era chiuso in una cesta che non doveva essere aperta. Le Aglauridi invece la aprirono e videro un serpente. Impazzite, si gettarono dall’Acropoli macchiando la roccia di sangue 274.

Questi miti appena accennati costituiscono solo uno sfoggio di erudizione di dubbio gusto. Il racconto del mito è raffreddato rispetto a Eschilo e Sofocle.

Ione fa altre domande sulla famiglia di Creusa. Forse comincia a intuire che è anche la sua, comunque ne è già un poco informato.

Chiede infatti se Eretteo il padre di Creusa ha sacrificato altre figlie.

Lo ha fatto per salvare la patria attaccata da Eumolpo, re di Tracia che aveva invaso Eleusi. Creusa si salvò perché era brevfo~ neogno;n mhtro;~ h\n ejn ajgkavlai~ 280 una bambina appena nata tenuta tra le braccia della madre.

 

Indispensabile è l’importanza della protezione materna per la sopravvivenza dei piccoli e della specie.

 

 Poi Poseidone uccise Eretteo con i colpi del tridente marino per vendicare suo figlio Eumolpo

Quindi Ione domanda se c’è un luogo chiamato Makraiv ad Atene-283-

E’ il nome della grotta dove Creusa venne violentata.

La donna rabbrividisce sentendo questo nome

Ione le dice che è un luogo onorato da Apollo.

La donna non si trattiene: tima` ti tima`; wJ~ mhvpot j w[felon sf j ijdei`n (286) onora che cosa onora? Non lo avessi mai visto!

Certe onoranze anche oggi servono a nascondere dei crimini del potere.

Si può pensare al Milite Ignoto o le  piazze dedicate ad Aldo Moro, a Falcone e Borsellino et cetera. L’ipocrisia del potere.

Creusa quasi si scopre dicendo: conosco bene la vergogna- xunoid j aijscuvnhn (288) di quella grotta.

Ione poi domanda chi sia suo marito  e Creusa risponde che non è ateniese: è Xuto figlio di Eolo e nipote di Zeus. Ha ottenuto in moglie la figlia del re di Atene avendo combattuto nell’Eubea a fianco degli Ateniesi detti Cecropidi dal loro mitico re Cecrope.

Creusa costituì il premio-gevra~- 298 di Xuto per il suo valore in battaglia.

 

La donna dotata di bellezza come Tess di T. Hardy o di un regno come Creusa è il premio o la borsa di studio, come nel romanzo di Hardy e nel film di Polansky. Anche io ho sempre considerato le mie amanti migliori come le borse di studio guadagnate con queste mie fatiche umanamente spese. Funziona ancora.

 

Xuto non è presente a Delfi perché si attarda in Beozia nell’antro di Trofonio in attesa di un responso.

Ione continua a interrogare Creusa: le  domanda se abbia mai partorito. La donna dà una risposta ambigua, di tipo oracolare: Febo conosce la mia mancanza di figli (306).

Creusa crede che suo figlio sia morto e dice di Apollo quanto può dire oggi un uomo di una donna che ha abortito un loro figliolo. Una come Päivi, un’eroina secondo la moda attuale.

Ione le dice che la sua persona è un segno di contraddizione-eujtucou`s j oujk eujtucei`~ (307)

Creusa proclama felice la donna che ha partorito quel ragazzo, cioè, senza saperlo, se stessa.

Ione dice di essere servo del Lossia.

Creusa gli dichiara la propria compassione.

Ione afferma  di meritarla perché non sa chi siano la madre che l’ha partorito- m’j e{teken- 313 e il padre da cui è nato.

La maternità viene spesso indicata con il parto.

Casa mia è tutto il tempio del dio, aggiunge il trovatello. L’hanno lasciato lì in fasce. E’ stato allevato dalla profetessa di Febo. Gli altari e le offerte dei pellegrini lo hanno nutrito nel tempo successivo. Creusa nota che non è conciato da straccione, anzi: eu\ ga;r h[skhsai pevpoli~ (326)

Gli abiti me li fornisce il dio che servo chiarisce Ione.

In qualche maniera Apollo dunque svolge la sua funzione paterna

 

Pesaro 31 luglio 2022 ore 11, 47

p. s

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