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lunedì 1 giugno 2020

Bonomi sfiducia la politica. Chi è costui? Conosco più e meglio Carneade

Commento, in leggero ritardo l’intervista a Carlo Bonomi che leggo solo ora su “la Repubblica” di ieri, 31 maggio 2020 (pagina 4).
Le prime parole del neopresidente degli industriali italiani riportate dal quotidiano sono quasi una dichiarazione di guerra:
“Questa politica rischia di fare più danni del Covid”.
Come ho già fatto notare in precedenti post politici, i danni del Covid per certa gente non hanno importanza, non sono gravi né seri, siccome ammazzano i poveri, i deboli e i generosi che cercano di aiutarli. Tutti nemici di classe per lor signori come li chiamava Mario Melloni-Fortebraccio.
Nel numero odierno del medesimo quotidiano leggo questa risposta del ministro Robero Gualtieri:  “Attacco ingeneroso” (pagina 4).
Lo stesso ministro rivendica “Sì abbiamo voluto sostenere tutti” denunciando come sbagliata la critica a chi vorrebbe lasciare morire altre persone povere e deboli come gli anziani dei ricoveri.
Ora dico a chi mi legge e continuo a scrivere siccome  siete sempre più numerosi, che non piacere ai grossi industriali e ai loro servi è un buon segno e un onore per un governo. Significa che fa qualcosa di buono per quelli che hanno più bisogno, come del resto incoraggia e spinge a fare Papa Francesco che è un ottimo vicario di Cristo e pure, e infatti, un buon politico.
In un precedente pezzo ho riferito alcune frasi di Capezzone. Costui come tanti altri suoi sodali, compreso un tale che nel melodramma L’equivoco stravagante di Rossini-Gasbarri potrebbe ben figurare come il ”castrataccio” (II, 3), continuano a minimizzare il male di questo morbo.
Ci si è messo anche alberto Zangrillo “numerio uno della Terapia intensiva del San Raffaele di Milano: “Clinicamente il nuovo coronavirus non esiste più”. Ora cito da pagina 9 di “la Repubblica” di oggi, primo giugno.
Il giornale riporta anche “il bollettino di ieri: in Italia si sono registrati 355 nuovi contagi (sabato erano stati 416): 221 in Lomardia (il 59% del totale).
Le vittime: Contate ieri 75 vittime (contro le 11 di sabato): 33 in Lombardia (sabato 67). Ora i morti in totalesono 33415”.
Ma questi non sono più persone, anzi per lor signori non lo sono mai state.
Credibile da parte mia è “Massimo Galli direttore delle Malattie infettive del Sacco e ordinario della Statale diMilano: “Mi sembra che affrontare la questione sia prematuro. In un articolo pubblicato online su Nature il 20 maggio , si descrivono oltre 300 casi di Covid-19 e più di 100 sequenze del virus. E la conclusione è che le sue differenti manifestazioni sono dovute a fattori individuali del paziente quali l’età e la presenza di altre patologie”.
I vecchi e i malati non possono essere consumatori accaniti, invasati dalle menzogne farneticanti della pubblicità, né lavoratori schiavizzati, per cui, come ho detto sopra, la loro morte è più un vantaggio che un danno per lor signori.
Ho stima di Galli che diversamente da Catilina, cuius rei lubet simulator ac dissimulator (Sallustio, Bellum Catilinae, 5), forse dissimula qualche cosa, ma non simula niente
Infine Andrea Crisanti “direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova: “Con 400 casi al giorno che, ancor oggi, vengono segnalati, parlare di virus scomparso mi pare prematuro. Stiamo di certo assistendo a un trend di riduzione dei contagi, ma dire che il virus non c’è più temo che non sia giustificato dalle evidenze scientifiche. La cautela non deve essere abbandonata, anche perché siamo ancora di fronte a una malattia sconosciuta”.
 Crisanti è un altro da ascoltare e al quale credere secondo me.
Raccomando io pure cautela a chi mi legge
Ho cercato di mettere un poco di ordine per orientarmi in tanta confusione.
giovanni ghiselli

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