Commento, in
leggero ritardo l’intervista a Carlo Bonomi che leggo solo ora su “la Repubblica” di ieri, 31
maggio 2020 (pagina 4).
Le prime parole
del neopresidente degli industriali italiani riportate dal quotidiano sono
quasi una dichiarazione di guerra:
“Questa politica
rischia di fare più danni del Covid”.
Come ho già fatto
notare in precedenti post politici, i danni del Covid per certa gente non hanno
importanza, non sono gravi né seri, siccome ammazzano i poveri, i deboli e i
generosi che cercano di aiutarli. Tutti nemici di classe per lor signori come
li chiamava Mario Melloni-Fortebraccio.
Nel numero
odierno del medesimo quotidiano leggo questa risposta del ministro Robero Gualtieri:
“Attacco ingeneroso” (pagina 4).
Lo stesso
ministro rivendica “Sì abbiamo voluto sostenere tutti” denunciando come
sbagliata la critica a chi vorrebbe lasciare morire altre persone povere e
deboli come gli anziani dei ricoveri.
Ora dico a chi mi
legge e continuo a scrivere siccome siete sempre più numerosi, che non piacere ai
grossi industriali e ai loro servi è un buon segno e un onore per un governo. Significa
che fa qualcosa di buono per quelli che hanno più bisogno, come del resto
incoraggia e spinge a fare Papa Francesco che è un ottimo vicario di Cristo e
pure, e infatti, un buon politico.
In un precedente
pezzo ho riferito alcune frasi di Capezzone. Costui come tanti altri suoi
sodali, compreso un tale che nel melodramma L’equivoco stravagante di Rossini-Gasbarri potrebbe ben
figurare come il ”castrataccio” (II, 3), continuano a minimizzare il male di
questo morbo.
Ci si è messo anche alberto Zangrillo “numerio uno della Terapia
intensiva del San Raffaele di Milano: “Clinicamente il nuovo coronavirus non
esiste più”. Ora cito da pagina 9 di “la Repubblica” di oggi, primo giugno.
Il giornale riporta anche “il bollettino di ieri: in Italia si sono
registrati 355 nuovi contagi (sabato erano stati 416): 221 in Lomardia (il 59% del
totale).
Le vittime: Contate ieri 75 vittime (contro le 11 di sabato): 33 in Lombardia (sabato 67).
Ora i morti in totalesono 33415”.
Ma questi non sono più persone, anzi per lor signori non lo sono mai
state.
Credibile da parte mia è “Massimo Galli direttore delle Malattie
infettive del Sacco e ordinario della Statale diMilano: “Mi sembra che
affrontare la questione sia prematuro. In un articolo pubblicato online su Nature il 20 maggio , si descrivono
oltre 300 casi di Covid-19 e più di 100 sequenze del virus. E la conclusione è
che le sue differenti manifestazioni sono dovute a fattori individuali del paziente
quali l’età e la presenza di altre patologie”.
I vecchi e i malati non possono essere consumatori accaniti, invasati
dalle menzogne farneticanti della pubblicità, né lavoratori schiavizzati, per
cui, come ho detto sopra, la loro morte è più un vantaggio che un danno per lor
signori.
Ho stima di Galli che diversamente da Catilina, cuius rei lubet simulator ac dissimulator (Sallustio, Bellum Catilinae, 5), forse dissimula
qualche cosa, ma non simula niente
Infine Andrea Crisanti “direttore del dipartimento di Medicina
molecolare dell’università di Padova: “Con 400 casi al giorno che, ancor oggi,
vengono segnalati, parlare di virus scomparso mi pare prematuro. Stiamo di
certo assistendo a un trend di riduzione dei contagi, ma dire che il virus non
c’è più temo che non sia giustificato dalle evidenze scientifiche. La cautela
non deve essere abbandonata, anche perché siamo ancora di fronte a una malattia
sconosciuta”.
Crisanti è un altro da ascoltare
e al quale credere secondo me.
Raccomando io pure cautela a chi mi legge
Ho cercato di mettere un poco di ordine per orientarmi in tanta
confusione.
giovanni ghiselli
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