Quanti negano l’evidenza,
cioè la sussistenza del virus e i danni che ancora arreca agli umani e pure a
tante delle loro attività in tutto il mondo, sono oggettivamente dalla parte della
Confindustria il cui portavoce, Bonomi, ha detto che la politica crea danni
maggiori del virus. Questa sfacciata menzogna ha trovato in alcune piazze un’eco
nelle parole farneticanti e negli atti vietati di parecchi politici e di una
manovalanza composta da avventurieri vari che si sono sentiti per lo meno
incoraggiati da questo presidente della Confindustria la quale rappresenta le imprese
grandi, beneficiarie da sempre dei soldi dello Stato.
Ora che il governo
dice e fa qualcosa di sinistra, cercando di dare un piccolo aiuto alla povera
gente, la grande industria, la quale vorrebbe tutto per sé, gli scatena contro la
piazza. Gli agitatori non hanno ancora un grosso seguito, ma, se le difficoltà
aumenteranno, gli esagitati cresceranno di numero e diverranno più arditi.
.
Tutto questo mi
fa ricordare con orrore le squadracce del nascente fascismo e l’appoggio che
ebbero qui in Emilia dagli agrari della valle padana, più a nord dagli stessi
industriali e dai loro giornali.
Ha detto bene
ieri Travaglio dalla Guber che l’opposizione di quel Bonomi depone a favore nel
governo, come ho scritto in un post precedente (“Bonomi sfiducia la politica”
del primo giugno 2020).
giovanni ghiselli
Nessun commento:
Posta un commento