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Leggo nel
quotidiano “La Repubblica” di oggi, 18 giugno 2020, alcune parole sotto le foto
di una ragazza maturanda del liceo Virgilio di via Giulia di Roma dove fui
commissario di greco e latino in uno dei primi anni Novanta. Lo ricordo come
uno dei licei buoni d’Italia, al pari del Beccaria, del Parini di Milano, del
Galluppi di Catanzaro, del Gargallo di Siracusa e dell’Umberto I di Ragusa
frequentati in quel tempo.
C’erano
docenti e discenti preparati bene nelle mie materie.
Leggiamo
dunque la didascalia sotto la foto della maturanda: “Nella lunga chiacchierata
ho parlato di attualità. Da Nelson Mandela sono arrivata a George Floyd”
Di fianco a
questa e altre foto di altri giovani di altri licei si legge in rosso “I
protagonisti”.
Tutti
osannati come santi o eroi.
Non vi
lasciate ingannare ragazzi. Se la “lunga chiacchierata” non aveva una lunga
visione prospettica sul passato storico, letterario e filosofico d’Europa, era
solo chiacchiera da bar, tutt’altra cosa della cultura e della maturità.
Vi mettono e
incoraggiano su questa strada per farvi diventare comari e “omarelli” come si
dice a Bologna. Noi Pesaresi usiamo un’espressione più sfacciata, che vi
risparmio. Forse l’avete sentita in qualche film di Fellini.
Aggiungerò a
minuti un blog per mostrarvi come si dovrebbe studiare.
Vero è che
adesso ci sono diversi personaggi da operetta: parlamentari, ministri e pure
alcuni professori, altri presunti protagonisti, cui tutto questo fa comodo, ma
siccome dopo un altro poco di tale farsa non funzionerà più niente in
Italia, le cose dovranno per forza cambiare e tornerà in auge la cultura del
tempo di ministri della Pubblica Istruzione che erano protagonisti autentici
della paideia[1]. Penso a Francesco De Sanctis
nell’Ottocento e a Tullio De Mauro nel Novecento.
Saluti
giovanni
ghiselli
[1] Significa educazione e cultura
Bravo gianni!margherita
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