Johann Heinrich Füssli, L'incubo |
Una provocazione alle femministe: non mia, bensì di Euripide, Giovenale e Joyce. Scrittori di qualche rispetto se non proprio tutto.
O letto
delle donne -
pieno di
affanni, quanti mali hai già
poluvponon, o{sa brotoi'" e[rexa" h[dh kakav -
(Euripide, Medea1290 - 1292)
Nella Medea di
Euripide il letto è un luogo di
offesa e dolore. Nel Primo Episodio la protagonista ha detto che
l'offesa fatta alla femmina umana nel letto, ossia nella sfera sessuale, la
rende sanguinaria: la donna, afferma Medea, nelle altre cose è piena di paura,
e vile nella lotta e a vedere un'arma; ma quando si trova ad essere offesa nel
letto ( ej" eujnh;n hjdikhmevnh, v. 265; cfr. v. 26) non c'è altro
cuore più sanguinario ( oujk e[stin frh;n miaifonwtevra, v. 266).
Sull’argomento
"talamo nuziale" si può aggiungere che nella Medea anche
la Divkh divina
gravita intorno a questo mobile emblematico: infatti la Corifea nella Parodo ha
chiesto alla moglie tradita di non affilare l'ira contro Giasone se onora nuovi
letti (kaina; levch ,v.
156), poiché ci penserà Zeus a renderle giustizia per l'offesa subita. Dunque
l'abbandonata non deve struggersi troppo nel rimpiangere il compagno di letto (eujnavtan, v. 159).
Bisogna dire
che le donne possono infuriarsi pure per l'offesa sessuale da loro stesse
arrecata, nel letto o fuori dal letto:"Nihil est audacius
illis/deprensis: iram atque animos a crimine sumunt ”[2],
non c’è niente di più sfrontato di quelle colte in flagrante: prendono rabbia e
coraggio dalla colpa.
“Bisogna
stare attenti con le donne. Sorprendile una volta con le mutande
abbassate. Non te la perdonano più"[3]. Must
be careful about women. Catch them once with their pants down. Never
forget you after (p. 90)
[1] Il termine levco" è formato sulla radice lec - /loc - che si trova sia in levcomai "sono a letto" sia
in lovco",
"agguato", "imboscata". Anche levktron (da *lec - tron) si forma sulla medesima radice. In
latino abbiamo lectus, in tedesco Liegen, in
inglese to lie, "giacere". Moglie è a[loco" formato da aj - copulativo + levco" . C'è dunque una parentela
etimologica tra il letto, la moglie, e l'agguato.
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