Alessandro prega i suoi soldati di non abbandonarlo: “alumnum et commilitonem vestrum, ne dicam
regem” ( Curzio Rufo, 9, 2, 28).
Anche
Annibale ricorda i legami militari e affettivi ai soldati cresciuti con lui: “alumnus
prius omnium vestrum quam imperator” (Livio, 21, 43).
Corrisponde
al precetto stoico che comandare sia un onorevole servizio.
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