NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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venerdì 11 ottobre 2019

Necessità della conoscenza della storia




Un grave difetto, una carenza capitale è quella della conoscenza della storia.
L’ignoranza del passato è una limitazione mentale che impedisce di progettare il futuro
Lo afferma Cicerone nell'Orator [1]: "Nescire autem quid ante quam natus sis acciderit, id est semper esse puerum. Quid enim est aetas hominis, nisi eă memoriā rerum veterum cum superiorum aetate contexitur?" (120), del resto non sapere che cosa sia accaduto prima che tu sia nato equivale ad essere sempre un ragazzo. Che cosa è infatti la vita di un uomo, se non la si allaccia con la vita di quelli venuti prima, attraverso la memoria storica?
“Maturità della mente: a questa occorre la storia e la consapevolezza della storia”[2].

 Il senso storico e quello letterario di T. S. Eliot  impongono una visione d’insieme e costringono a scrivere: "with a feeling that the whole of the literature of Europe from Homer and within it the whole of the literature of is own country has a simultaneous existence and composes a simultaneous order [3],  con la sensazione che tutta la letteratura europea da Omero, e, all'interno di essa, tutta la letteratura del proprio paese, ha un'esistenza simultanea e compone un ordine simultaneo.

La Memoria è madre delle Muse, quindi della poesia,  e la perdita della Memoria significa anche la rinuncia alla bellezza e alla poesia. Del resto la poesia è a sua volta madre della storia. La Memoria allora è madre della poesia e nonna della storia. Senza memoria non c’è storia e reciprocamente senza storia non c’è memoria.
La "La storia romana si cominciò a scrivere da' poeti", afferma Giambattista Vico[4].    




[1] Del 46 a. C.
[2] T. S. Eliot Op. cit., p. 965
[3] Tradition and the Individual Talent (del 1920) in The sacred wood , trad. It. Il bosco sacro, p. 69
[4] La Scienza Nuova, Pruove filologiche, III

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