Molto bene ha fatto Mattarella nel condanare la bastonatura delle ragazzine e dei ragazzini studenti liceali che manifestavano a mani nude da parte di poliziotti che li hanno colpiti e feriti a furia di manganelli.
Mi associo al biasimo però non mi stupisco poiché queste botte inflitte a degli adolescenti inermi fanno parte della violenza oggi di moda. Essa è dappertutto: si bene calculum ponas, vis ubique est. La violenza viene permessa, se non addirittura incoraggiata. Si muore di morte violenta nelle strade, nelle case, nei cantieri. Se ne parla tanto-vesciche piene d’aria- ma non si fanno leggi che prescrivano sanzioni severe contro i violentatori di ogni tipo. Il ministro Nordio ha biasimato la legge sull’omicidio stradale e si oppone a quella sull’omicidio nel lavoro.
La pelle del collo freme come bargigli a quanti riluttano a porre dei freni alla violenza.
C’è chi invoca la legge del taglione: “talio esto”. Si trova nel primo codice latino, quello delle XII tavole (451-450) e viene ricordata da Seneca come conforme a giustizia: “iustitiae convenit suum cuique reddere, beneficio gratiam, iniuriae talionem” (Ep. 81, 7): si accorda alle giustizia rendere a ciascuno quanto gli spetta: gratitudine al beneficio, contrappasso all’offesa.
Non ci vuole molto a capire che l’offesa è del bastonatore non del bastonato. Bastonare è cosa antiumana.
Bologna 26 febbraio 2024 ore 11, 40 giovanni ghiselli
p. s.
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