giovedì 1 febbraio 2024

I figli della lupa sono, razionalizzando, figli di una prostituta.


 

 Astiage, re dei Medi (VI se. a. C.)  in seguito a  un sogno temeva che il nipote nato da sua figlia Mandane lo avrebbe spodestato.

La visione onirica mostrava la ragazza che orinando sommergeva tutta l’Asia (Erodoto, I, 107) .

Fece dunque sposare la figlia a un persiano di rango modesto sperando, Cambise che avrebbero generato un figlio di scarso valore. Ma poi fece un altro sogno: che dalla vagina di Mandane usciva una vite la quale copriva tutta l’Asia (Erodoto, I, 108).

Fece quindi esporre il neonato suo nipote ma questo venne salvato dal bovaro Mitridate e allevato da sua moglie Kunw' , Cagna.

 Kunw' è la traduzione  greca della parola meda Spakwv: th;n ga;r kuvna kalevousi spavka Mh'doi, i Medi chiamano il cane “spax” ( Erodoto, I, 110).

  Il bambino alcuni anni più tardi venne accolto e riconosciuto dal nonno  Astiage che in seguito fu davvero esautorato dal giovane che aveva il padre persiano e fondò l’impero persiano (I. 130). Si tratta di Ciro il Grande.

 

Una leggenda simile riguarda la nascita e l’infanzia di Romolo e Remo. Tito Livio  narra che una lupa offrì la mammella ai due neonati fatti esporre dallo zio Amulio. Romolo e Remo poi vennero raccolti dal pastore Faustolo che li portò nella sua capanna perché li allattasse la moglie Larenzia. Quindi lo storiografo  aggiunge una spiegazione razionalistica della leggenda:"Sunt qui Larentiam  vulgato corpore, lupam inter pastores vocatam putent; inde locum fabulae ac miraculo datum." (I, 4, 7) Ci sono quelli che pensano che Laurenzia fosse chiamata lupa tra i pastori in quanto si prostituiva; di qui prese origine la leggenda e il miracolo.    

 

L’infante che si salva dalla malevolenza di adulti che lo temono è destinato a scatenare grandi eventi: cfr. Mosé, Edipo, Paride.

 

Bologna 1 febbraio 2024 ore 11, 57 giovanni ghiselli

 

p. s.

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