Se rispettiamo chi ci ascolta e chi ci legge, parliamo e scriviamo con chiarezza per essere capiti senza fatica né pena.
L’incuria di farsi comprendere è incapacità o sciattezza o malizia. Comunque una cosa brutta e da biasimare.
Nel Fedone di Platone il personaggio Socrate dice :" euj ga;r i[sqi (…) a[riste Krivtwn, to; mh; kalw'" levgein ouj movnon eij" aujto; tou'to plhmmelev"[1], ajlla; kai; kakovn ti ejmpoiei' tai'" yucai'"" (115 e), sappi bene (…) ottimo Critone che il non parlare bene non è solo una stonatura in sé, ma mette anche del male nelle anime.
Oggi è di moda parlare male . A pare mio significa io “me ne frego” o addirittura “ti frego”.
Bologna 12 febbraio 2024 ore 17, 27
p. s.
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[1] Aggettivo formato da plhvn e mevlo~, contro il tono, contro il metro.
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