La scuola deve insegnare che ogni violenza è male e deve essere punita.
Quella dei maschi sulle femmine è orribile e va denunciata, combattuta, eliminata.
Ma non è la sola e non deve occultare tutte le altre: quella delle guerre che con i bombardamenti sui civili uccidono bambini, donne e uomini.
Quella nei confronti dei lavoratori pagati solo perché possano sopravvivere da poveri, oppure, o pure, lasciati morire nel posto di lavoro uccisi dagli strumenti dei quali devono servirsi questi operai e operaie che sono già loro stessi strumenti spregiati, come gli schiavi.
Ricordo anche la violenza delle decantate e continuamente pubblicizzate automobili: chi ammazza donne, bambini e uomini, guidando magari ubriaco o drogato o intento a fissare il cellulare, non viene punito quasi mai e mai in maniera adeguata a un omicidio.
I femminicidi compiuti da maschi pazzi e criminali respinti in questi giorni vengono strumentalizzati-anche questi- per coprire tante altre uccisioni dunque.
Non vorrei che l’educazione sentimentale nelle scuole venisse affidata a funzionari che soffiassero sul fuoco dell’inimicizie e diffidenza tra i generi e cercassero di promuovere la guerra tra i sessi.
Farò la mia parte di educatoe tenendo le conferenze e cercherò di mettere in guardia dai segni con i quali l’uomo incline alla violenza dà degli indizi di questa sua disposizione.
Allora la ragazza, la donna, deve allontanarsene prima che sia troppo tardi.
Bologna 22 novembre 2023 giovanni ghiselli
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