Sapientoni e saputelli si esibiscono in televisione escludendo la pietas e il sapere di essere umani.
Dopo la notizia dell’uccisione di Giulia tanti presunti esperti di genericità parlano e straparlano per sfoggiare le proprie competenze. Invece bisogna ascoltare le ferite di questa povera ragazza barbaramente ammazzata e morta ante diem.
Le ferite sono anche bocche.
I sapientoni e i saputelli tirano fuori il patriarcato e altri fatti che possono spiegare tutto e niente.
Il fatto è che i rapporti umani, tutti i rapporti da quelli politici tra Stati a quelli familiari, a quelli erotici sono rapporti di potere. E chi è più forte comanda. Per sottrarsi a questa negazione della pietas bisogna adottare la prospettiva della carità.
Personalmente condivido la posizione del nobile persiano Otane che propone l’uguaglianza e si autoesclude dalla competizione per diventare re dicendo: "ou[te ga;r a[rcein ou[te a[rcesqai ejqevlw" (Erodoto, III, 83, 2) infatti non voglio comandare né essere comandato.
Bologna 19 novembre 2023 ore 16, 21 giovanni ghiselli
p. s.
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