Dal mio essere mendico di tutto quanto mi mancava è scaturita la volontà di rivalsa attraverso l’insegnamento e l’educazione praticata parlando e scrivendo.
Mendico, malvestito, maltenuto, e soprattutto maltrattato.
Tutta la vita in cerca della rivalsa. Prima con l’essere bravo a scuola, poi in bicicletta, poi con le donne, poi di nuovo a scuola.
Ora ho tanti lettori nel blog, molti incoraggiamenti in facebook, e mi metto alla prova con un libro che racconta le diverse fasi di un apprendistato alla vita.
Credo di dare indicazioni utili ai giovani tentati di sciupare la loro esistenza invece di valorizzarla.
Purtroppo oggi la scuola funziona meno bene che ai miei tempi. Il primo passo verso la mia emancipazione dalla miseria umana l’ho fatto nella scuola elementare Carducci di Pesaro. Ero incapace in tante faccende pratiche ma la maestra di prima e il maestro di terza dicevano che ero il più bravo di tutti a imparare. Quindi le medie, poi il liceo. Sicché ho capito che dovevo restare nella scuola perché vi funzionavo bene. Nelle materie letterarie meglio di tutti. Ora mi spiace che tanti bambini disgraziati come ero io non abbiano questa possibilità di rivincita.
Vorrei una politica che mettesse la scuola e la sanità al primo posto.
Ma una buona scuola toglierebbe credibilità alla maggior parte dei politici di oggi. Ecco perché è stata rovinata e degradata: per togliere la possibilità di affermarsi agli intelligenti, ai desiderosi e capaci di imparare per difendersi dalla prepotenza degli ignoranti. Continuerò a scrivere per suscitare lo spirito critico nei confronti di questa diffusa barbarie, per promuovere nei giovani la volontà di rivolta nei confronti di un sistema che vuole togliere valore e significato all’educazione, alla cultura, all’amore alla bellezza. Questi sono i valori veri da ripristinare.
Continuerò a scrivere fino a quando
scenderò tra quelli per i quali ho sempre parteggiato
“laggiù tra le grame
mie genti, nel modo che tace,
tra gli umili morti di fame
che domono in pace” ( cfr. Giovanni Pascoli, Il mendico , vv. 95-98)
Intanto nel cuore ogni giorno dico : “ti lodo, Fortuna!” (v. 28)
Bologna 9 novembre 2023 ore 9, 48 giovanni ghiselli
p. s.
Statistiche del blog
Sempre1418698
Oggi46
Ieri252
Questo mese2144
Il mese scorso8695
Nessun commento:
Posta un commento