Gli uomini che spingono alla guerra hanno rinnegato la loro identità umana. I massacri subiti dai civili e dai militari in Israele, in Palestina, in Ucraina, dovrebbero suscitare il pianto.
Le lacrime vanno rivalutate poiché, al pari dei sorrisi, certificano l'unità del genere umano:"l'unità cerebrale dell'Homo sapiens si manifesta nell'organizzazione del suo cervello, unico in rapporto agli altri primati; c'è infine un'unità psicologica e affettiva: certo, le risa, le lacrime, i sorrisi sono modulati diversamente, inibiti o esibiti a seconda delle culture, ma, malgrado l'estrema diversità di queste culture e dei modelli di personalità imposti, risa, lacrime, sorrisi sono universali e il loro carattere innato si manifesta nei sordo-muti-ciechi dalla nascita, che sorridono e piangono senza aver potuto imitare nessuno (…) La coscienza e il sentimento della nostra appartenenza alla terra e della nostra identità terrestre sono oggi vitali "[1].
Non ci sono razze superiori né inferiori come pretendevano i nazisti e seguitano a credere i loro epigoni di oggi annidati in varie formazioni politiche.
Ci sono uomini davveri umani che vogliono la pace e uomini poco umani o disumani che celebrano la guerra.
Bologna 4 novembre 2023 ore 18, 18 giovanni ghiselli.
p. s.
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