I Palestinesi costretti a bere l’acqua del mare.
Viene in mente un incubo descritto da Lucrezio.
Ut bibere in somnis sitiens cum quaerit et umor/non datur, ardorem qui membris stinguere possit,/sed laticum simulacra petit frustraque laborat/in medioque sitit torrenti flumine potans" ( De rerum natura, vv. 1097-1100), come quando chi ha sete nel sonno cerca di bere, e non gli è concessa l'acqua che possa spengere l'ardore del corpo, ma si lancia su simulacri di liquidi e si affanna per niente, e mentre beve in mezzo a un fiume che scorre, ha sete.
Eppure, secondo certi commentatori, con questi metodi, e altri ancora peggiori come bombardare gli ospedali, l’ Occidente dimostra tutta la propria superiorità in termini di civiltà, democrazia, umanesimo.
Condanno tanto le stragi subite dagli Israeliani quanto queste inflitte dall’esercito di Netanyahu. Spero che sia chiaro.
L’Occidente davvero civile e democratico dovrebbe imporre la fine di tali scempi che offendono l’umanità e disonorano la nostra antica civiltà.
Bologna 6 novembre 2023 ore 9, 31 giovanni ghiselli
p. s.
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