PER VISUALIZZARE IL GRECO SCARICA IL FONT HELLENIKA QUI E GREEK QUI
Lo domanda direttamente e ripetutamente la corifea nella Parabasi delle Tesmoforiazuse di Aristofane, una specie di satira della vera o presunta misoginia euripidea:" eij kako;n ejsmen, tiv gameiq j hJma'", ei[per ajlhqw'" kakovn ejsmen" (v. 789), se siamo un male, perché ci sposate, se davvero siamo un male? Quindi la donna precisa e conclude la domanda chiedendo:"ajll j ouJtwsi; pollh'/ spoudh'/ to; kako;n bouvlesqe fulavttein; (v. 791), ma perché volete tenere con tanta cura un male del genere?
A parte che non tutti gli uomini, nemmeno tutti gli eterosessuali si sposano, una risposta a perché molti lo fanno l'ha data Schopenhauer nei Parerga E Paralipomena :"La natura ha destinato le giovinette a quello che, in termini teatrali, si chiama "colpo di scena": infatti, per pochi anni la natura ha donato loro rigogliosa bellezza, fascino e pienezza di forme, a spese di tutto il resto della loro vita, affinché, cioè, siano capaci di impadronirsi durante quegli anni della fantasia di un uomo in misura tale, che egli si lasci indurre a prendersi onestamente una di loro per tutta la vita, in una forma qualsiasi, passo al quale la mera riflessione razionale non sembrerebbe aver dato nessuna sicura garanzia di invogliare l'uomo. Perciò la natura ha provvisto la femmina, appunto come ogni altra delle sue creature, delle armi e degli utensili di cui ha bisogno per la sicurezza della sua esistenza e per tutto il periodo in cui ne ha bisogno; e anche qui la natura ha provveduto con la sua consueta parsimonia. Come ad esempio, la formica femmina, dopo l'accoppiamento, perde per sempre le ali, superflue, anzi pericolose per la prole, così, di solito, dopo una o due gravidanze, la donna perde la sua bellezza e probabilmente, perfino, per la stessa ragione. In conformità con ciò, le giovinette considerano nel segreto del loro cuore, i loro lavori domestici o professionali una cosa secondaria, forse, perfino, un semplice trastullo: come loro unica seria professione esse considerano l'amore, le conquiste e ciò che vi si collega, come acconciature, balli, eccetera"[1]. E, poco più avanti:" per la donna una sola cosa è decisiva, vale a dire a quale uomo essa sia piaciuta" (p. 838).
L'amore che porta l'uomo a sposarsi dunque è conseguenza di un inganno, una trappola preparata dalla natura e fatta scattare dalle giovani femmine umane .
Di questo parere è anche l'uxoricida della Sonata a Kreutzer di Tolstoj:
" Che poi una sia molto versata in matematica, un'altra brava a suonar l'arpa, non cambia nulla. La donna è felice e soddisfatta in ogni suo desiderio soltanto quando riesce a intrappolare un uomo. Né ad altro si ingegna, perché tale è il suo compito. Così è stato, così sarà. Così nel nostro ambiente fa una fanciulla da marito, così fa quando è maritata. Quando una è ragazza, pensa ad accaparrarsi uomini per la scelta-quando è maritata, a tener sotto i piedi il marito".
Tutt'altra risposta ho trovato nel "dramma inedito" Platonov di Cechov :"Senza la donna l'uomo è come una locomotiva senza vapore!" (IV, 7).
Oggi non poche donne lavorano stipendiate e possono fare a meno di sposarsi. Oggi è forse più difficile per l’uomo vivere solo e dignitosamente. Bisogna organizzarsi e farci l’abitudine.
Bologna 30 novembre 2023 ore 11, 08
Nessun commento:
Posta un commento