Socrate, personaggio del Fedro di Platone, smonta il presunto amore dell’amante possessivo.
Questo è contrario all'indipendenza dell'amato: lo tiene lontano dalla cultura e dalla filosofia. Inoltre non lascerà all'amato nemmeno l’indipendenza fisica e cercherà di indebolire l' ejrwvmeno" facendolo vivere in modo effemminato e molle. L’amato sottomesso non dovrà neppure acquistare indipendenza finanziaria. Dunque l' ejrasthv" è nemico dell'anima, del corpo, e del patrimonio dell' ejrwvmeno" il quale è vittima come l'agnello del lupo.
L’' ejrasthv" possessivo per giunta mette a rischio la reputazione in quanto tende a divulgare il suo successo vantandosi del potere che ha stabilito.
Il desiderio di un innamorato prepotente non nasce dall'affetto, ma è l'amore dei lupi per gli agnelli:"wJ" luvkoi a[rna" ajgapw'sin" (Fedro, 241d).
Credo che questa mia reminiscenza modesta e senza pretese spieghi più delle tante fanfaronate e trombonate dei sapientoni e delle sapientone che attribuiscono tutto il male agli uomini in quanto genere, senza del resto condannare del tutto il male che fanno all’umanità con le guerre.
Numerosi, è vero, sono gli uomini pessimi: prepotenti, ignoranti, maleducati, ma tali possono essere anche le donne sebbene in misura inferiore e in maniera di solito meno violenta.
Però attribuire tutto il male a un genere è fare del razzismo e incentivare la diffidenza e l’antipatia dell’un genere per l’altro, una mancanza di simpatia contro natura perché non c’è niente di tanto congeniale quanto il maschile e il femminile tra loro.
Bologna 19 novembre 2023 vore 17, 39 giovanni ghiselli
p. s.
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