C’è anche una cultura dello spirito
Bene fa la ministra dell’agricoltura
Teresa Bellanova a vestirsi come le pare. La noncuranza (neglegentia- sprezzatura) riguardo al cultus esteriore fa parte dello stile alto da Socrate, ad
Alessandro Magno, a Petronio, a Castiglione, a Leopardi, a Manzoni, a Tolstoj,
a Proust, a Musil. Però c’è anche un cultus
interiore che riguarda la finezza d’animo e questa si riconosce, prende
coscienza e si esprime attraverso la
cultura che deriva da molte letture fatte, capite e assimilate per molti anni.
Il primo gradino della scala che ci porta sulle spalle dei giganti della letteratura
e del pensiero, è la scuola. Chi non ci va, o ci va troppo poco, difficilmente
inizia da solo la salita per le strade dapprima impervie e faticose che lo portano su luoghi panoramici,
e rischia di passare la vita come gli
animali con gli occhi sempre fissi al suolo sottostante i propri piedi. Allora
la simpatica signora Bellanova dovrebbe dire alle ragazze e ai ragazzi: “vestitevi
pure come vi pare”, al pari della vostra nuova ministra, però non fate come me:
non smettete di andare a scuola a 13 anni. Piuttosto rinunciate ai telefonini,
al motorino, alla discoteca ma non disertate la scuola e lì cercate di imparare
un metodo virtuoso, di imboccare la via (l’odós di metodo)
dello studio e dell’apprendimento lungo quanto la vita.
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