sabato 7 settembre 2019

Una critica all’apoteosi della ministra dell’Agricoltura

C’è anche una cultura dello spirito

Bene fa la ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova a vestirsi come le pare. La noncuranza (neglegentia- sprezzatura) riguardo al cultus esteriore fa parte dello stile alto da Socrate, ad Alessandro Magno, a Petronio, a Castiglione, a Leopardi, a Manzoni, a Tolstoj, a Proust, a Musil. Però c’è anche un cultus interiore che riguarda la finezza d’animo e questa si riconosce, prende coscienza e si esprime attraverso  la cultura che deriva da molte letture fatte, capite e assimilate per molti anni. Il primo gradino della scala che ci porta sulle spalle dei giganti della letteratura e del pensiero, è la scuola. Chi non ci va, o ci va troppo poco, difficilmente inizia da solo la salita per le strade dapprima impervie e  faticose che lo portano su luoghi panoramici, e  rischia di passare la vita come gli animali con gli occhi sempre fissi al suolo sottostante i propri piedi. Allora la simpatica signora Bellanova dovrebbe dire alle ragazze e ai ragazzi: “vestitevi pure come vi pare”, al pari della vostra nuova ministra, però non fate come me: non smettete di andare a scuola a 13 anni. Piuttosto rinunciate ai telefonini, al motorino, alla discoteca ma non disertate la scuola e lì cercate di imparare un metodo virtuoso, di imboccare la via (l’odós di metodo) dello studio e dell’apprendimento lungo quanto la vita.  

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