Leopardi e una sua attualizzazione.
Bellezza e giustizia, bellezza e bontà e intelligenza sono molto spesso associate nei Greci “intendentissimi del bello” (Leopardi, Zibaldone, 2546).
Vedi la crasi tra bello e buono che troviamo nella kalokajgathia così commentata da Leopardi: Quello dei Greci era : “un popolo che, eziandio nella lingua, faceva pochissima differenza dal buono al bello” (Detti memorabili di Filippo Ottonieri ).
Parecchi tra i nostri "divi" televisivi, intendentissimi del lucro, fanno pochissima differenza tra Dio e il mercato, tra l'arte e il ciarpame dei luoghi comuni, tra il linguaggio avido, menzognero, ingannevole della pubblicità e quello schietto, denso, accorato che viene dalla mente e, appunto, dal cuore.
Bellezza e giustizia, bellezza e bontà e intelligenza sono molto spesso associate nei Greci “intendentissimi del bello” (Leopardi, Zibaldone, 2546).
Vedi la crasi tra bello e buono che troviamo nella kalokajgathia così commentata da Leopardi: Quello dei Greci era : “un popolo che, eziandio nella lingua, faceva pochissima differenza dal buono al bello” (Detti memorabili di Filippo Ottonieri ).
Parecchi tra i nostri "divi" televisivi, intendentissimi del lucro, fanno pochissima differenza tra Dio e il mercato, tra l'arte e il ciarpame dei luoghi comuni, tra il linguaggio avido, menzognero, ingannevole della pubblicità e quello schietto, denso, accorato che viene dalla mente e, appunto, dal cuore.
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