NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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lunedì 9 marzo 2020

Il momento cruciale del virus e il correlativo oggettivo del crocicchio stradale

I momenti cruciali come la peste di questi giorni ci pongono davanti a scelte. La letteratura presenta tali momenti con il correlativo oggettivo dei crocicchi.

Vediamo alcuni esempi
Proust: “C’erano intorno a Combray due “parti” per le passeggiate e così opposte che non si usciva dalla stessa porta, la parte di Méséglise-la Vineuse, che chiamavamo anche la parte di Swann , e la parte di Guermantes” (La strada di Swann, Combray, p. 143).
 “Ma soprattutto interponevo tra loro, ben più delle loro distanze chilometriche, la distanza che c’era tra le due regioni del mio cervello in cui le pensavo”  (Proust, La strada di Swann, p. 144)

Nell’Edipo re di Sofocle, Giocasta informa Edipo sul luogo dove avvenne il pavqo"  (732) dell’uccisione di Laio: “Focide si chiama la regione, e una via spezzata in due (scista; d j ojdov") conduce nel medesimo luogo da Delfi e da Daulia” (733-7349  
Il crocevia simboleggia la krivsi", il giudizio e la scelta, come il trivio del Gorgia platonico dove Minosse, Eaco e Radamanto daranno giudizi inappellabili dopo la nostra morte.
 Platone, Gorgia 524a:"dikavsousin ejn tw'/ leimw'ni, ejn th'/ triovdw/", giudicheranno nel prato, nel trivio.
   
Cum semel occideris et de te splendida Minos
Fecerit arbitria,
non Torquate genus, non te facundia, non te
restituet pietas(Orazio, Carm. IV, 7, 21-24), Una volta che sarai morto e Minosse avrà dato sul tuo conto
chiare sentenze ,
non la stirpe, Torquato, non la facondia, non la devozione
ti riporterà

Significa due direzioni e sorti diversew anche il locus  indicato dalla Sibylla nell'Eneide:"hic locus est, partis ubi se via findit in ambas " VI 540, questo è un luogo dove la via si scinde in due parti.

Segno di scelta di vita è l’incontro con le due donne fatto da Eracle a una biforcazione della strada nei Memorabili [1] (II, 1, 21-34) dove Senofonte riferisce, attraverso Socrate, la favola esemplare di Eracle al bivio attribuita a uno scritto (Stagioni ) del sofista Prodico di Ceo[2].

Aggiungo l’incrocio e l’incontro del primo capitolo di I promessi sposi:"Dopo la voltata, la strada correva diritta, forse un sessanta passi, e poi si divideva in due viottole, a foggia d'un ipsilon (…) due uomini stavano, l'uno dirimpetto all'altro, al confluente, per così dire, delle due viottole". Erano i bravi che impongono a Don Abbondio:"questo matrimonio non s'ha da fare".

Il bivio stesso ha un significato e addirittura un'anima:" un ambiente fisico reale-sorgente, primavera, albero, crocicchio- è animato (…) Le nostre anime sulla terra accolgono la terra nelle nostre anime (…) La vita ecologica è anche vita psicologica. E se l'ecologia è anche psicologia, allora il "Conosci te stesso" diviene impossibile senza il "Conosci il tuo mondo "[3].

Questo virus dunque è un avvertimento: posti al bivio dobbiamo stare attenti a non sbagliare la scelta della strada giusta. Secondo me è quella di deviare la direzione dell’ attenzione dalle cose alle persone, di incrementare gli affetti partendo dalla generosità, di ridurre i consumi. Altrimenti, a questa seguiranno altre pesti.
Saluti
giovanni ghiselli


[1] Scritto socratico in quattro libri che presenta il maestro come un uomo probo e onesto, rispettoso della religione e delle leggi, valida guida morale nella vita pratica
[2] Nato poco prima di Socrate.
[3] J. Hillman, Variazioni su Edipo , p. 96.

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