NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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mercoledì 18 marzo 2020

L’ottima virologa Ilaria Capua e la burocrazia del summum ius - summa iniuria

Ieri sera in televisione la  professoressa Ilaria Capua ha detto due cose molto importanti e intelligenti che voglio portare all’attenzione dei mie lettori. Ha indicato la possibilità che le morti di Bergamo e il numero dei contagi, sproporzionati rispetto a quelle di altre città della stessa dimensione, siano dovuti anche ai condizionatori d’aria che trasportano germi. Mi ha colpito perché ho sempre denunciato questo fatto relativamente all’aria condizionata estiva che mi disturba al punto di ostacolarmi  il cinema nelle sale chiuse troppo raffreddate e di costringermi a coprirmi abbondantemente se devo prendere il treno.
Ho sempre pensato che quell’aria fredda sia innaturale e malsana. Che trasporti germi appunto

Un’altra denuncia intelligente  della virologa Ilaria Capua riguarda l’eccessiva burocratizzazione.  Mi ha colito anche questa per un fatto che mi riguarda.
Oggi devo andare per la quinta volta in un ufficio della CUP per cambiare medico. Ne ho bisogno, e ho  il diritto di averne uno qui a Bologna dove sono domiciliato dal 1974. Ebbene, ieri sono andato là per la quarta volta dopo che la terza volta non era bastata la dichiarazione del medico di Pesaro che non poteva più tenermi tra i suoi pazienti anche perché dal 31 marzo sarà in pensione.
Comunque io non posso andare a Pesaro.
Ho portato il documento mandatomi da Pesaro  timbrato e firmato con la scritta “Ghiselli Giovanni  ò stato sospeso dagli elenchi degli assistiti ASUR Marche con decorrenza 16/3/ 2020”
Mi hanno mandato via dicendo che “sospeso” non va bene. Ci vuole “revocato”. Ho telefonato a Pesaro e mi hanno mandato il documento corretto in questo senso. Tra poche ore tornerò alla CUP di via MengolI, qui  a Bologna per la quinta volta.
Sicché ho dovuto scavalcare la raccomandazione di uscire da casa il meno possibile. Vorrei che certi burocrati fossero bravi e umani come tanti sanitari che si prodigano con abnegazione in favore di noi tutti. Avevo fatto notare che “sospeso” o “revocato” non cambia la sostanza: io non ho il medico di base e devo pagarmi le medicine. Non c’è stato verso di farlo capire. Spero di non dover ricorrere a un avvocato per avere l’assistenza medica che mi spetta.
Saluti
giovanni ghiselli

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