Cercano di impartirci consolazioni terrene, retoricamente. Dovrebbero
imparare la retorica della consolazione mitica o metafisica. Sarebbe comunque
retorica siccome il virus nella cui corona si annida la morte e sogghigna
beffarda, è inopinato e imprevedibile al pari del destino. Ora il tempo è
disarticolato come notava l’Amleto di Shakespeare a proposito della Danimmarca
dove c’era del marcio ed era una prigione. In tali congiunture noi umani, sia i
fortunati pochi, sia gli infelici molti, rischiamo di rinunciare alla volontà
di agire.
Passo a spiegare il titolo. Io, per sopravvivere, continuo a fare
bicicletta, corsa e soprattutto a studiare. Non sono arrivato ancora alla rinuncia.
Sono allievo dei Greci, non di Buddha né di Schopenhauer in questo.
Più precisamente sto preparando le due conferenze di marzo: la Ricerca
di Proust per Arte Cento (21) e La
nascita della tragedia di Nietzsche per la biblioteca Ginzburg di Bologna (23).
A chi non può venire per una ragione o per l’altra quella da non nominare tanto
già ognuno la sa, manderò il materiale preparato, gratis ovviamente. Basta
chiedermelo scrivendomi g.ghiselli@tin.it Un’offerta
assolutamente gratuita a tutti gli studenti e gli studiosi d’Italia. Tale oblazione
non sarà proficua come venire a sentirmi e a discutere con me, eppure non sarà
inutile. Ovviamente l’offerta vale anche per altri argomenti di letteratura
antica e comparata che studio da anni.
Saluto, senza baci né abbracci né strette di mano, quanti mi leggono
con profitto, pur sine pecunia.
gianni
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