NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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martedì 12 dicembre 2023

J. Joyce. Ulisse. I sezione. III. Proteo. La spiaggia. IV. Necessità di scrivere

Stephen ricorda un sogno che lo ha svegliato. Un brutto sogno. Strada di sgualdrine 65.
Street of harlots 43. Quel melone me lo teneva contro la faccia, forse un ruffiano Harun al Raschid che gli proponeva una prostituta- The melon he had he held agaist my face.
 Potrebbe anche essere un fruttivendolo con un vero melone. Ma sappiamo da Freud che ogni immagine onirica può  avere più significati anche contrastanti tra loro.
Smiled : creamfruitsmell, sorrideva, odore di frutto dolciastro. E’ l’ambiguo sorriso del prosseneta. Lo invita a entrare- read carpet spread- il tappeto rosso.
Dall’Agamennone di Eschilo sappiamo che il tappeto rosso è un segno ambiguo: può segnare il cammino verso la morte. Il gran duce dei Greci  vi passa sopra spinto da Clitennestra verso la morte. Il rosso prefigura il suo sangue.
Poi di nuovo un’immagine che può far pensare di nuovo a una malafemmina: “a shefiend’s whitness under her rancid rags-43- un candore di diavolessa sotto gli stracci rancidi. Ci sono vari echi della  precedente letteratura europea, quindi callidae iuncturae  e inopinata verba.
Seguono versi incomprensibili in dialetto zingaresco tratti da un autore del Seicento R. Head. Non li capisco.
Segue un echeggiamento da Tommaso d’Aquino, pancia d’otre: “Morose delectation”44, dilettazione morosa 66, morosa nella Summa Theologica del fratacchione obeso significa indugiante. “Parole fratesche,  parole furbesche”.
 
Stephen siede su una roccia con un cappello amletico. Il troppo pensare che blocca le azioni risolute.
“L’innato colore della risolutezza ammorbato dal pallore del pensiero” (Shakespeare, Amleto, III, 1). 
Il ragazzo osserva il mare. oinopa ponton a wine dark sea, 44 un mare del colore del  vino oscuro 67. (Cfr. Odissea, I, 183) Nell’ora del  tramonto. Voltando le spalle al sole si chinò giù su una tavola di roccia e scribacchiò parole- 67 Turning his back to the sun he bent over far to a table of rock and scribbled words 44
Dedalus, l’artista giovane, sente il bisogno di scrivere, gli scappa la scrittura di mano. Anche lo scrittore già arrivato al successo come Trigorin nel dramma Il gabbiano -1896-di Čechov: “ Giorno e notte sono posseduto da un unico pensiero ossessionante: devo scrivere, devo scrivere, devo scrivere, devo, devo. Annoto, annoto (Atto secondo)
Stephen dunque scriveva “La sua ombra si stendeva sulle rocce, mentre, curvo, finiva 67 His  shadow lay over the rocks as he bent, ending. 44
Ma non era contento di finire: “Why not endless till the farhest star?  Perché non un senza fine sino alla stella più lontana?
 
Viene in mente il Principe Fabrizio Salina che torna a casa a dopo la festa del ballo “voleva attingere un po’ di conforto guardando le stelle” Venere stava lì, sempre fedele. “Quando sarebbe stata decisa a dargli un appuntamento meno effimero, lontano dai torsoli e dal sangue, nella propria regione di perenne certezza?” (In Gattopardo VI, il capitolo del ballo)  Visconti ha dato rilievo a questo capitolo e alla sua ultima scena nel film tratto dal romanzo. 
 
Nell’Ulisse si trovano molte parole oscure. Joyce prevede questa accusa e risponde: “Voi trovate oscure le mie parole. L’oscurità è nelle vostre anime, non vi pare? Più flautata. Le nostre anime ferite di vergogna per i nostri peccati, si avvinghiano a noi ancor più, una donna avvinghiata al suo amante, tanto più quanto più” 68
You find my words dark. Darkness is in our souls, do you not think? Flutier.  Our souls, shame wounded  by our sins, cling to us yet more, a women to her lover clinging, the more the more 44.
 
L’oscurità delle parole può essere una scelta poco rispettosa di chi ci ascolta o incapacità di chiarezza. Quando non capisco, tendo a sorvolare. Penso che non abbia capito  chi non si fa capire.
Joyce  a volte si consegna all’oscurità per significare che la comprensione tra gli umani è sempre più difficile, talora invece la significazione della sua parola è compressa e va sviluppata. Questo è un gioco dell’intelligenza e una gara  che mi stimola e mi piace.
Quanto all’anima avvinghiata al proprio corpo per vergogna dei suoi peccati è un pensiero che si addice a giovani vittime  dell’educazione cattolica di altri tempi: intimidatoria e pure maliziosamente repulsiva e  propulsiva, maniacale per reazione  
 
Bologna 12 dicembre 2023 
giovanni ghiselli
 
p. s.
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