Arriva il console Johann Buddenbrook, il padre di Tony nella villa di Grünlich. La ditta Buddenbrook aveva perduto 80 mila marchi. Una perdita non catastrofica ma sufficiente a far calare il credito. Le banche mostravano quella freddezza e diffidenza che simili disgrazie, tali indebolimenti del capitale sogliono provocare.
E’ una legge che riguarda anche le singole persone. Tutte le nostre vite. Si trova pure nel Vangelo: “omni enim habenti dabitur, et abundabit; ei autem qui non habet, et quod habet auferetur ab eo” (N. T., Matteo, 25. 29) Di solito viene tradotto con un anacoluto: chi ha gli sarà dato. A chi non ha invece verrà tolto anche quello che ha.
Perciò bisogna essere sempre pronti: the readiness is all, essere pronti è tutto come dice Amleto a Orazio (Hamlet, V, 2).
La decadenza della famiglia è già in corso e la discesa continua.
Nietzche sostiene che il primo sintomo della decadenza è la paura dell’intinto portata ai Greci da Socrate e Platone.
Il console Buddenbrook ha avuto paura dell’istinto della figlia che da ragazza si era innamorata di un ragazzo e aveva inoculato nella figlia. questo agente della decadenza.
Il figlio Thomas si era ammalato di emotisi e doveva cambiare aria: andare in Provenza, come la Traviata se non ricordo male
E ora quest’altra tegola: Bendix Grünlich che era insolvente e aveva scritto al suocero implorandolo di concedergli almeno 100 mila marchi.
Johann era venuto per parlare al genero ma prima vuole sapere che cosa ne pensi la figlia. Parla con lei dunque e la tratta con grande affetto anche perché si sente in colpa per l’errore che ha commesso facendole sposare un incapace che per giunta a Tony non piaceva.
Il padre chiede della bambina Erika che sta bene: si trova in una stanza di sopra con la cameriera.
Tony stessa prende atteggiamenti da bambina parlando con il padre.
Credo che questo sia verosimile perché i genitori prima della loro decrepitezza ci vedono come dei bambini. Poi, se vivono tanto da giungere alla decrepitezza il rapporto si ribalta: i figli diventano protettivi con i genitori.
Il padre dunque domanda alla figlia se sia al corrente della situazione del marito.
“No babbo”, risponde Tony “Non ne so nulla. Tu sai bene che sono un’oca e non capisco niente”.
Una figlia adulta che si atteggia a bambina suscita l’istinto protettivo del padre il quale la accarezza e domanda: “ Dimmi un po’, tu lo ami tuo marito con tutto il cuore?”
E’ il test che Johann vuole fare per poi decidere se dare al genero i tanti soldi che gli ha chiesto oltre quelli già avuti come dote di Tony. Non solo perché vuole bene alla figlia ma anche perché si sente in colpa.
Tony continua a recitare: ora vuole sembrare una moglie devota, come deve essere una moglie
“Certo babbo, rispose, con una faccia così ingenuamente ipocrita come faceva a suo tempo quando le chiedevano di non fare dispetti alla bambinaia”. Il padre ripete la domanda con altre parole e la figlia rinnova la bugia. Il console si trova in difficoltà perché sapeva che Tony non aveva mai amato quell’uomo e lo aveva sposato solo perché quel matrimonio era stato patrocinato proprio da lui che aveva sacrificato la figlia.
Ora il babbo sperava che in quattro anni la ragazza si fosse abituata, tanto più che era nata una bambina. In questo caso era pronto a sborsare qualsiasi somma.
Si vede in questi due personaggi l’adattamento del borghese a ogni situazione anche la più penosa, pur di non perdere la faccia, anzi la maschera della persona “normale” ineccepibile da parte degli appartenenti nella medesima classe composta da buone famiglie benestanti. Gli optimates di Cicerone,
Il padre allora decide di mettere la figlia di fronte al fatto del fallimento del marito. Sa che secondo la mentalità di Tony essere la moglie di un fallito sarebbe più disonorevole che essere una divorziata. L’onorabilità di una ragazza della buona borghesia è fare un matrimonio buono, cioè conveniente dal punto di vista economico.
Tony infatti domanda: “Grünlich fallisce?” e afferra la mano del padre.
La sentenza di condanna è già quasi pronta. continua
Bologna 16 dicembre 2023 ore 20, 13
giovanni ghiselli
p. s.
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