Il console dice a Tony: “Preparati, figlia mia”.
Poi le chiede di peparare Erika. Vuole andarsene via subito: “Pernotteremo all’albergo e domani andremo a casa”.
“Sì babbo”. Ma era stralunata e perplessa. Avrebbe bisogno di tempo per traslocare della roba. Il padre però le fa fretta: “Lascia stare!”
Grünlich entra nel salotto e fa una delle sue scene: “si buttò in ginocchio davanti a lei” Quindi la prega in maniera melodrammatica: “ Eccomi qui, ammazzami se vuoi! Tu vedi qui un uomo distrutto, rovinato” e così via secondo il suo stile da commediante stupido e volgare.
Tony ricorda le scene che faceva quando voleva sposarla ma non ha ancora capito che Grünlich sta esibendo solo il dolore del proprio fallimento finanziario.
La moglie cerca di consolarlo¨alzati, ti prego! Io non ti disprezzo”
Quindi si rivolge al padre che la prende per mano, fa un inchino al genero ripudiato e si avvia verso la porta.
Segue una domanda retorica come tutto il resto di Grünlich: “Te ne vai?” gridò balzando in piedi.
Buddenbrook non gli lascia alcuna speranza dicendo: “lei si è giocato il diritto di possedere mia figlia. E ringrazi il Signore che questa creatura innocente si allontana da lei senza disprezzo”.
Non credo che una donna la quale si marita con un uomo che non ama e non la ama sia del tutto innocente. Non lo è verso se stessa, né di lui. L’inganno nello sposarsi è stato reciproco.
A questo punto Grünlich getta la maschera. Prese un vaso di vetro sottile e lo gettò per terra. Quindi gridò: “Ah bene! Bravi! Credi che piangerò la tua perdita, oca che sei? No, mia cara, lei s’inganna: Ti ho sposata soltanto per il tuo denaro, ma siccome non era neanche lontanamente sufficiente, ritorna a casa tua! Sono stufo di te…stufo…stufo” .
Nelle difficoltà molte persone si scoprono.
Una situazione critica può essere positiva nel senso della demistificazione come suggeriscono questi esametri di Lucrezio:"Quo magis in dubiis hominem spectare periclis/convenit adversisque in rebus noscere qui sit;/nam verae voces tum demum pectore ab imo/eliciuntur <et> eripitur persona, manet res" (De rerum natura, III, 55-58), tanto più è necessario provare la persona nei pericoli rischiosi e conoscerne la qualità nelle situazioni sfavorevoli; infatti le parole autentiche allora finalmente escono dal fondo del cuore e si strappa la maschera, rimane la sostanza.
Buddenbrook conduce fuori la figlia in silenzio, poi rientra da solo, si avvicina all’ex genero che stava alla finestra guardando la pioggia e gli dice sottovoce: “ Si calmi, e preghi! p. 148
Bologna 23 dicembre 2023 ore 12, 14
giovanni ghiselli
p. s.
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