sabato 23 dicembre 2023

T. Mann. I Buddenbrook. 33

IV, 9.  La demistificazione operata dalle difficoltà

 
Il console dice a Tony: “Preparati, figlia mia”.
Poi le chiede di peparare Erika. Vuole andarsene via subito: “Pernotteremo all’albergo e domani andremo a casa”.
“Sì babbo”.  Ma era stralunata e perplessa. Avrebbe bisogno di tempo per traslocare della roba. Il padre però le fa fretta: “Lascia stare!”
Grünlich entra nel salotto e fa una delle sue scene: “si buttò in ginocchio davanti a lei” Quindi la prega in maniera melodrammatica: “ Eccomi qui, ammazzami se vuoi! Tu vedi qui un uomo distrutto, rovinato” e così via secondo il suo stile da commediante stupido e volgare.
Tony ricorda le scene che faceva quando voleva sposarla  ma non ha ancora capito che Grünlich sta esibendo solo il dolore del proprio fallimento finanziario.
La moglie cerca di consolarlo¨alzati, ti prego! Io non ti disprezzo”
Quindi si rivolge al padre che la prende per mano, fa un inchino al genero ripudiato  e si avvia verso la porta.
Segue una domanda retorica come tutto il resto di Grünlich: “Te ne vai?” gridò balzando in piedi.
Buddenbrook non gli lascia alcuna speranza dicendo: “lei si è giocato il diritto di possedere mia figlia. E ringrazi il Signore che questa creatura innocente si allontana da lei senza disprezzo”.
Non credo che una donna la quale si marita con un uomo che non ama e non la ama sia del tutto innocente. Non lo è  verso se stessa, né di lui. L’inganno nello sposarsi è stato reciproco.
 
A questo punto Grünlich getta la maschera. Prese un vaso di vetro sottile e lo gettò per terra. Quindi gridò: “Ah bene! Bravi!   Credi che piangerò la tua perdita, oca che sei? No, mia cara, lei s’inganna: Ti ho sposata soltanto per il tuo denaro, ma siccome non era neanche lontanamente sufficiente, ritorna a casa tua! Sono stufo di te…stufo…stufo” .
 
Nelle difficoltà molte persone si scoprono.
Una situazione critica può essere positiva nel senso della demistificazione  come suggeriscono questi esametri di Lucrezio:"Quo magis in dubiis hominem spectare periclis/convenit adversisque in rebus noscere qui sit;/nam verae voces tum demum pectore ab imo/eliciuntur <et> eripitur persona, manet res" (De rerum natura, III, 55-58), tanto più è necessario provare la persona nei pericoli rischiosi e conoscerne la qualità nelle situazioni sfavorevoli; infatti le parole autentiche allora finalmente escono dal fondo del cuore e si strappa la maschera, rimane la sostanza.
 
Buddenbrook conduce fuori la figlia in silenzio, poi rientra da solo, si avvicina all’ex genero che stava alla finestra guardando la pioggia e gli dice sottovoce: “ Si calmi, e preghi! p. 148
 
Bologna 23 dicembre 2023 ore 12, 14
giovanni ghiselli

p. s.
Statistiche del blog
Sempre1440594
Oggi45
Ieri205
Questo mese9144
Il mese scorso14896

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia CLXXXI La fedeltà mal riposta. Il rimpianto della rosa bianca trascurata.

  Il sole aveva sbaragliato le nubi. Mi tolsi la maglietta per   l’abbronzatura che va ripassata, come le lezioni. Mi guardai il petto e i...