Non posso fare meno di notare che la violenza è diventata una moda. Violenza contro chi? La violenza contro i più debolli. Violenza inflitta alle donne da uomini falliti e frustrati. Leggo nel quotidiano “la Repubblica” di ogg questo titolo in prima pagina
“Vanessa incinta e uccisa a coltellate.
Preso il Killer, lei lo aveva denunciato”.
E non è stato fermato come altri, altre volte.
Violenza di gang di bulli contro i poveretti che portano le pizze nelle case. Li chiamano riders cavalieri, tanto per confondere: di fatto sono quasi degli schiavi.
Violenza degli automoblisti che ammazzano i ciclisti e i pedoni, quasi sempre impunemente.
E così via, credo che ci siami capiti
In inserti dello stesso giornale di oggi, una giornata fredda, c’è un articolo che depreca “gli inverni miti o molto miti degli ultimi decenni”. Le giornate invernali miti favoriscono la sopravvivenza dei poveri e dei senza casa come quelli che vedo dormire sotto i portici di strada Maggiore. O se sono svegli tendono la mano.
Ma secondo la moda attuale che vuole vedere i più poveri morire di freddo o di fame o annegati, che nega il salario minimo a chi ne ha bisogno, il freddo è un bene perché fa ammalare e può uccidere chi non ha i mezzi per scaldarsi.
La stessa moda approva o non condanna il massacro di decine di migliaia di palestinesi compresi migliaia di bambini. Perché è gente povera.
Giustamente è stato esecrato l’infame e brutale massacro degli israeliani ma non per amore dell’umanità, bensì perché ora Israele è uno Stato armato e potente. Quando gli Ebrei indifesi erano perseguitatti da nazisti e fascisti ben pochi in Italia levavano le loro voci contro questo abominio. Anche allora la prepotenza era di moda. Pure la morte era di moda.
Quel regime portò l’Italia al disastro. Pensiamoci bene e fermiamo questa moda, anzi capovolgiamola e impariamo, e insegniamo ad amare la vita.
Bologna 20 dicembre 2023 ore17, 32 giovanni ghiselli.
p. s.
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