Mi chiedo per quale ragione alcuni soffiano sul fuoco non ancora spento di una guerra che ha fatto decine di migliaia di morti. Ci si sta avvicinando a un accordo che ponga fine allo sterminio se non altro.
Un compromesso che era già stato abbozzato per evitare questa carneficina, poi fatto fallire con il conseguente scempio di innumerevoli vite umane miseramente falciate.
Ad alcuni però tante morti non bastano. E’ necessario un anatema contro gli avvoltoi mai sazi di cadaveri.
Perfino l’assassina Clitennestra, alla fine dell’Agamennone di Eschilo ha orrore del sangue: a Egisto che vorrebbe uccidere ancora, o essere ucciso, dice: “mhdamw'~, w\ fivltat j ajndrw'n,-a[lla dravswmen kakav.- ajlla; kai; tavd j ejxamh'sai-polla; duvsthnon qevro~:-phmonh'~ dj a{li~ g j: u{parce-mhdevn: hJ/matwvmeqa” (vv. 1653-1658), no, per niente, carissimo tra gli uomini, non facciamo altri mali. Già è anche troppo avere falciato questi, misera messe. Basta sciagure. Non cominciare nulla: siamo coperti di sangue.
Mi sono preso un poco di libertà nel tradurre un paio di parole al fine di salvare la logica,
Bologna 14 febbraio 2025 ore 20, 20
p. s.
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