I nostri politici parlano spesso retoricamente, quasi mai politicamente.
Ho preso spunto da Aristotele il quale nella Poetica, che descrive la tragedia greca e dovrò presentare lunedì 24 febbraio nella biblioteca Ginzburg, afferma che gli antichi rappresentavano personaggi i quali parlavano politicamente- politikw`~ levgonta~- mentre i moderni li rappresentano- rjhtorikw`~ levgonta~- (1450b)
I presidi nostalgici, qualche decennio fa, imponevano ai professori di non parlare politicamente, ossia della povli~. Ma la parlata impolitica è vuota, soggettiva o pubblicitaria. Si vede in questi giorni di cambiamento del mondo.
Mentre Trump prende decisioni politiche, giuste o sbagliate ma almeno in parte effettuabili, i nostri fanno discorsi retorici vuoti della essenzialità della parola. Questa deve guardare al presente per confermarlo o modificarlo e pure al futuro facendo congetture plausibili.
Bologna 16 gennaio 2024
p. s.
Questo è il link per partecipare online al prossimo incontro del 24 febbraio 2025:
https://meet.google.com/ogg-ncnx-mdy?authuser=0
Biblioteca "Natalia Ginzburg" tel. 051/466307 .
Via Genova 10 - 40139 Bologna
Venite sto preparando una lectio particolarmente bella.
Lo capisco dal numero dei lettori che leggono il mio blog: più di mille al giorno recentemente.
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