Nel prologo dell’Edipo re di Sofocle si leggono questi versi a proposito dell’infezione di Tebe " la città infatti, come anche tu stesso vedi, troppo/già è in balia delle onde e di sollevare il capo /dai gorghi del flutto insanguinato non è più capace/ e si consuma nei calici infruttuosi della terra,/si consuma nelle mandrie dei buoi al pascolo, e nei parti/senza figli delle donne; e intanto, il dio portatore di fuoco -oj purfovro~ qeov~-,/scagliatosi, si avventa sulla città, peste odiosissima,/dalla quale è vuotata la casa di Cadmo, e il nero/Ades si arricchisce di gemiti e lamenti" (vv- 22-30).
In questa fase Edipo si vanta di avere liberato Tebe dal flagello della Sfinge e promette che salverà un’altra volta la sua polis.
Ebbene l’Ucraina si trova in una situazione del genere eppure tra i nostri politici c’è chi si vanta di avere salvato tante vite di Ucraini inviando armi per anni. I portatori di fuoco vorrebbero che questo bruciasse ancora.
I Tebani cacceranno Edipo dopo avere scoperto che lo stesso re è il mivasma contaminatore, portatore della peste odiosissima che ha contagiato l’intera città.
Bologna 10 marzo 2025 ore 10, 55
giovanni ghiselli
p. s.
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