La gloria. Non omnis moriar.
“La gloria delle pugne è la lor vergogna” – dal Guglielmo Tell trasmesso ora dal canale 5. L’artista è sempre attuale.
Oppure:
“Oimé! La Gloria! Un corridoio basso
tre ceste, un canterano dell’Impero
la brutta effigie incorniciata in nero
e sotto il nome di Torquato Tasso!” (Gozzano, La signorina Felicita,
165-168)
O anche:
“Oggi l’alloro è premio di colui
che tra clangor di buccine s’esalta,
che sale cerretano alla ribalta
per far di sé favoleggiare altrui” (vv. 201-204)
Allora perché torno a scrivere invece di guardarmi tutto il Guglielmo Tell?
Non solo perché lo vidi a Pesaro quando ero ancora un giovanotto cinquantenne nel 1995, ma anche e soprattutto per continuare la mia missione finché sarò vivo e compos mei: “:" Vivit is qui multis usui est, vivit is qui se utitur " (Seneca Ep., 60,4) vive chi si rende utile a molti, vive chi si adopera. Chi vive così non tutto morrà.
Ultimamente mi adopero in favore della pace.
Bologna 9 marzo 2025 ore 10, 53
giovanni ghiselli
p. s.
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