giovedì 2 ottobre 2025

Turgenev, Padri e figli. Terza parte. Una coppia funziona, l’altra no.


 

 

All’ora del tè arrivò il giovane progressista Sitnikov con una vivacità da quaglia (p. 116)

L’apparizione della volgarità riesce utile in quanto indebolisce le corde troppo altamente intonate.

Arkadij dice a Bazarov che i babbei come Sitnikov sono necessari: “non agli dèi tocca cuocere i vasi” (p. 117)

Arkadij vide il vaso senza fondo dell’amor proprio di Bazarov che gli disse che era uno sciocco.

Bazarov parla con l’amico mentre sono in viaggio e gli

 dice: “è meglio far lo spaccapietre sul selciato che permettere a una donna di impadronirsi sia pur della punta di un dito” Un uomo non ha tempo di occuparsi di queste sciocchezze. L’uomo deve essere feroce

Arrivano a casa di Bazarov. La tenuta della madre aveva 22 anime. La casa era molto modesta. Il padre Vasilij dice che per un uomo pensante non esiste alcun romitaggio.  

Cfr. la Consolatio ad Helviam matrem di Seneca confinato in Corsica nel 41 d. C.

L’anbiente esterno, sostiene, non deve condizionarci: “Leve momentum in adventiciis rebus est (…) nec secunda sapientem evehunt, nec adversa demittunt” (5), negli eventi che vengono da fuori l’importanza è poca. I successi non tirano su il saggio né le avversità lo abbattono.

Ha dato la terra ai contadini, a mezzadria.

Bazarov dice: “noi ridiamo della medicina e non ci inchiniamo a nessuno” (p. 126). Il padre aveva fatto il medico di Stato maggiore e curava il giardino e i poveri per filantropia. “Ha detto bene Paracelso: in herbis, verbis  et lapidibus” (fondatore della chimica farmaceutica 1493-1511)

 

La stanza offerta ad Arkadij era il vestibolo del bagno.

La madre, Arina, era una tipica piccola nobile russa all’antica: credeva nei santi mentecatti, nel malocchio, riteneva i grilli e i cani animali immondi, non mangiava i cocomeri perché un cocomero sgozzato ricorda la testa di San Giovanni Battista decollato. L’onesto Giovanni.

Era buona. Simili donne stanno scomparendo. Dio sa, se sia da rallegrarsene. Il vecchio fa i complimenti ad Arkadij che si schermisce ma il vecchio insiste dicendo che ha frequentato il mondo e riconosce l’uccello dal volo. Il padre adora Bazarov cui Arkadij predice un avvenire straordinario.

Bazarov risponde all’amico che i suoi genitori sono contenti perché si accontentano, mentre lui prova noia e rabbia per la propria pochezza.

Ita sapiens se contentus est, non ut velit esse sine amico sed ut possit (Seneca, Ep. 9, 5), il saggio si accontenta di se stesso non al punto di volere ma di potere stare senza amico. A una certa età si diventa saggi per forza perché gli amici terreni diventano via via amici celesti

 Però è fiero di non essersi lasciato rovinare da una donnetta. Non intende l’amore come Arkadij  e tutti i giovincelli  che fanno“pio pio gallinella” e appena questa si avvicina, la seguono pedissequi (p. 136).

I tormenti non esistono per l’uomo che non vuole riconoscerli dice Arcadij 

E Bazarov: hai detto un luogo comune inverso. Pare che sia più elegante ma in sostanza è lo stesso.

Bazarov odia molti e dice all’amico: “tu sei un’anima tenera, una poltiglia, come puoi odiare? Il vero uomo è quello cui va obbedienza e odio. Non esiston i princìpi, ci sono le sensazioni, tutto dipende da esse (cfr. lo qumov" nella Medea di Euripide.)

 

Cfr. Lucrezio IV libro

Le torri quadrate viste da lontano sembrano rotonde poiché i simulacri volando per ampi spazi vengono smussati dai frequenti assalti dell’aria (cogit hebescere cum  crebris offensibus aer, 359).

Gli occhi non si ingannano nemmeno un poco. I sensi costituiscono il criterio della verità, la mente invece può dare l’interpretazione sbagliata.

Il sole a chi sta in mare-o anche sul porto ndr.- sembra sorgere dalle acque e nell’acqua tramontatare. Lucrezio elenca una serie di illusioni ottiche. Ma non sono i sensi che falliscono. Dunque non bisogna togliere credibilità ai sensi. Gli errori avvengono “propter opinatus animi quos addimus ipsi” (465), a causa delle opinioni della mente che noi stessi aggiungiamo

I sensi colgono l’evidenza (ejnavrgeia,  Epicuro a Erodoto 52)

 

A me piace negare, come ad altri piacciono le mele. Sempre in forza di una sensazione (p. 138). Anche l’onestà è una sensazione.

Bazarov cita a sproposito Puškin e chiede ad Arkadij di evitare le belle frasi. “L’uso delle belle frasi è sconveniente” (p. 139).

 E rinfaccia il fatto all’amico che cammina sulle orme di quell’idiota di suo zio. Arkadij si offende per lo zio, E’ la voce insopprimibile del sangue dice Bazarov. “Ho notato che tale voce si mantiene sempre molto ostinatamente negli uomini” cfr. Antigone che ha preso l’ostinazione dal padre.

I due amici stanno per azzuffarsi: il viso di Bazarov apparve sinistro nell’obliquo sorriso delle labbra.

“Nessuna amicizia può reggere a lungo a simili urti” (p. 140)

Il padre li chiama Dioscuri, dando di piglio alla mitologia.

A pranzo i genitori hanno invitato il pop.

Padre Aleksej era un uomo appariscente e grasso, dai capelli folti, abile e accorto. Mangiarono uno speciale manzo circasso, lasche, gamberi, ricci, funghi.

Giocavano a carte. Bazarov perdeva. Il signore rischia troppo, disse il prete e si lisciò la bella barba.

E’ una regola napoleonica disse il padre, ha aperto il gioco con l’asso.

“Perciò è finito a Sant’Elena”, ribattè il padre Aleksej e coprì l’asso con la briscola

Bazarov vuole partire e Arkadij intercede in favore dei i genitori che l’amico disprezza.

Il padre e la msdre sono molto rattristati dalla partenza del figliolo ma la vecchia consola il vecchio : “Nostro figlio è una fetta tagliata via, è come il falco, noi siamo come due funghi sul tronco. Resteremo sempre vicini”. Il vecchio abbracciò la sua compagna, forte come non l’aveva mai abbracciata nemmeno nella sua giovinezza (p. 146)

I due giovani tornarono dalla Odincova che li fece aspettare e non fu cordiale

Poi vanno dai fratelli Nikolaj e Pavel che li accolgono bene.

La campagna di Nikolaj era tenuta male da contadini neghittosi e riottosi o ladri come certi vicini. Bisognava spaventarli chiamando un commissario ma questo era contrario ai princìpi di Nikolaj.

Bazarov studiava i ranocchi, mentre Arkadij volle tornare a Niklskoe dalla Ondicova

Arriva e incontra Katia, poi viene accolto bene dalla sorella maggiore Anna Sergeevna.

Bazarov era rimasto dai Kirsanov e studiava, faceva esperimenti. Aveva la febbre del lavoro. Bazarov e Fenečka, l’amante di Nikolaj,  si piacciono. La donna era bella: era nell’epoca in cui la femmine umane fioriscono e si dischiudono come le rose estive (p. 153). I due parlano. Lei elogia la giovinezza e lui dice che non sa che fare della propria. E nessuno ha compassione  di me. Bazarov la corteggia poi la bacia. Quindi si sentì promosso a cascamorto.

Pavel li ha visti e sfida Bazarov a duello.

“Voi qui siete di troppo, non vi posso soffrire e vi disprezzo”. Decidono di battersi con le pistole

Pavel viene colpito a una coscia dopo avere mancato Bazarov. Il ferito sviene. Poi si riprende e i due parlano.

Bazarov dice a Pavel che il contadino russo non pensa nulla, Chi lo capisce? Neanche lui capisce se stesso (p. 166).

Infine il nichilista se ne va borbottando “maledetti signorotti”. (p. 169)  

Colloquio Pavel-Fenečka che gli dice di amare il fratello e di non averlo mai tradito. Allora Pavel suggerisce a Nikolaj di sposarla.

“Comincio a pensare che Bazarov aveva ragione quando mi rimproverava l’aristocraticità, Non dobbiamo più fingere e pensare al mondo. Siamo ormai gente vecchia e quieta; è tempo per noi di mettere da parte ogni vanità”.

Nikolaj lo ringrazia con calore, ma teme rimproveri dal figlio.

E Pavel: “Il matrimonio non rientra nei suoi “prensìp”; in compenso, il sentimento dell’uguaglianza sarà in lui lusingato, E in realtà quali caste ci possono essere nel XIX secolo?”

Pavel pensa di andare a morire a Dresda o a Firenze , poi appoggia la bella testa smagrita sul bianco guanciale. Giaceva come la testa di un morto. E infatti egli era un morto (p. 173)

Intanto Arkadij Kirsanov frequentava Katja e tra loro si rivela un’aperta affinità

“Noi due siamo domestici, dice la ragazza, mentre Bazarov è un rapace”.

Arkadij quasi si offende; non vorrebbe essere un rapace come l’amico ma forte ed energico pure lui sì.

Alla sorella, dice Katja, piaceva Bazarov ma nessuno può avere il sopravvento su di lei perché tiene troppo alla propria indipendenza.

E aggiunge: “ho vissuto molto sola: per forza ci si mette a riflettere”.

Katja è disposta a sottomettersi ma vuole rispetto,

Arriva Bazarov per congedarsi: dice all’amico: “ci siamo venuti a noia l’un l’altro” (p. 180). Si congeda anche da Anna che vorrebbe conservare l’amicizia dato che l’amore è un sentimento fittizio” 

Bazarov conferma.

 “Credevano tutti e due di dire la verità? Non lo sapevano loro e tanto meno lo sa l’autore”.

Anna dice di essere rientrata nella sua vera parte: di zia, istitutrice, madre, come volevano i due giovani. Ha capito che Arkadij non è insignificante ma intelligente. Ma Bazarov non le crede e pensa: “Una donna non può fare a meno di giocare d’astuzia”.

Arkadij ha 23 anni e vuole essere utile seguendo comunque ideali non troppo lontani dalla realtà.

Anna parla con Bazarov. Lui dice di essersi sgonfiato e lei di avere capito che non avevano bisogno l’uno dell’altro: tra loro c’era troppa affinità.

 

Cfr. Le affinità elettive di Goethe, 1809.

Il capitano dice: le sostanze che incontrandosi subito si influenzano e compenetrano reciprocamente, le chiamiamo affini. Nel caso di alcali e sali, seppure opposti, questa affinità è palese. Forse proprio perché opposti si associano e si cercano con il massimo vigore e formano un nuovo corpo. (p. 36) .Carlotta replica che l’affinità riguarda l’anima. Tra le persone le qualità opposte rendono possibile un’amicizia più stretta.

 

Anna dice a Barzanov che è buono e lui reagisce sostenendo che lo dice perché ha perduto importanza agli occhi di lei: è come mettere una ghirlanda di fiori sulla testa di un morto” (p. 187).

Arkadij chiede a Katerina di sposarlo e lei accetta.

Una delle due coppie ha funzionato, l’altra no.

Bologna 2 ottobre 2025 ore 19, 34 giovanni ghiselli

p. s.

Statistiche del blog

All time1819681

Today274

Yesterday1210

This month1484

Last month14471

 

 

 

 


Nessun commento:

Posta un commento