martedì 14 gennaio 2025

Joyce Ulisse VII episodio Eolo il giornale, sesta parte.


 

   O, Harp Eolian 114.

Il professore tirò fuori dal suo panciotto un rocchetto di filo dentale, ne staccò un pezzetto e lo fece vibrare tra due dei suoi risonanti denti sporchi 176- between two of his resonant unwashed teeth 114.

E’ l’arpa eolia che dà il titolo a questo pezzo

La squallida trascuratezza degli insegnanti è schifata dai giovani.

 

 

Anche l’aspetto di noi insegnanti trasmette significati. Il giovane Törless e Hanno Buddenbrook. Le Nuvole di Aristofane.

Vediamone alcune testimonianze

Il significato dei nostri studi deve restare impresso persino nell'aspetto di noi insegnanti se non vogliamo essere rifiutati, quindi rimanere inascoltati e disprezzati  dagli studenti. A tale proposito sentiamo   Musil il cui Törless spinto “da una curiosità un po’ diffidente” va a trovare il giovane professore di matemaica. Il suo “scopo principale non era tanto di ottenere chiarimenti-segretamente già ne dubitava- quanto i poter gettare uno sguardo, per così dire, al di là del maestro e del suo quotidiano concubinato con la matematica…Senza volerlo Törless si sentì ancora più ributtato dalle proprie osservazioni; non riusciva più a sperare che quell'uomo fosse davvero in possesso di una conoscenza significativa, giacché non se ne vedeva traccia nella sua persona né nel suo ambiente. Ben diversa si era figurata la stanza di un matematico, in qualche modo espressiva dei pensieri terribili che vi prendevano forma. Il triviale lo offendeva: lo estese alla matematica e il suo rispetto cedette il posto a una diffidenza riluttante[1]".

Sentiamo anche le impressioni del giovinetto Hanno Buddenbrook di T. Mann:"i maestri supplenti o tirocinanti che lo istruivano in quelle prime classi, dei quali sentiva l'inferiorità sociale, la depressione spirituale e la poca cura dell'esteriorità fisica, gli ispiravano, oltre il timore della punizione, un segreto disprezzo"[2].

Tonio Kröger si sentiva diverso dai bravi scolari e di solida mediocrità, (Die guten Schüler und die von solider Mittelmäbigkeit) , quelli che non trovano ridicoli gli insegnanti “(Sie finden die Lehrer nicht komisch)”[3], (p. 74).

Aristofane fa dire a Strepsiade che nessuno degli uomini del pensatoio di Socrate per economia si è mai fatto  tagliare i capelli o si è unto il corpo o è andato nel bagno a lavarsi:"oujd j eij" balanei'on h\lqe lousovmeno"" (Nuvole[4] , v. 837). Il Coro degli Uccelli [5] più specificamente qualifica Socrate come a[louto" (v. 1553), non lavato.

 

Entra Lenehan con le pagine dello sport e le butta sul tavolo.

Si sentono grida di strilloni scalzi- screams of newsboys barefoot nell’ingresso finché  aprono  la porta e uno entra

Il professore afferra il monello per il colletto mentre gli altri scappano. I fogli volano. Il ragazzino si giustifica

Il direttore ordina. Throw him out and shut the door. There is a hurricane blowing- 115, caccialo fuori e chiudi la porta. Sta soffiando un uragano.

Lenehan si china due volte, grunting grugnendo, per raccattare i fogli volati - Uomini resi porci come da Circe. Il ragazzino strillone chiede l’edizione straordinaria per le corse, ma il professore disse burbero fuori dai piedi.

Gli manca non solo la delicatezza ma anche l’educazione.

Spinse fuori il ragazzo e chise la porta sbattendo and banged the door to.

 

Il senso generale è quello  della confusione

 

Bloom cerca Keyes al telefono ma non lo trova. Quindi rientra e va a sbattere contro Lenehan che si rialzava con sforzo struggling-

Per farcela si aggrappa a Bloom che ha fretta perché sta correndo in cerca di Keyes. Lenehan si scusa Pardon Monsieur e Bloom risponde con educazione. My fault, colpa mia dice tollerando la stretta. Quindi aggiunge Are you hurt? I ’m in hurry, si è fatto male? Ho fretta.

Knee, Lenehan said, al ginocchio.

Quindi cammina zoppicando in maniera comica frizionandosi il ginocchio.

Meglio essere zoppi per finta che sul serio.

Accumulazione -accumulation- degli anni del Signore dice

Bloom si scusa ancora poi si appresta a uscire 178

 Exit Bloom 115.

Vuole sistemare l’inserzione di Kyes. Il direttore lo congeda  con un ampio gesto del braccio steso. Un gesto da padrone.

Begone! he said. The world is before you 116, vada disse, il mondo è suo. Sembra una canzonatura.

L’avvocato, il professore e il gornalista sportivo si appostano dietro la tendina per osservare Bloom sulla strada e sorridono vedendo sulla via il corteo- a street cortege- di strilloni che saltellano sulla scia di Bloom. L’ultimo della fila faceva zigzagare bianco nella brezza un aquilone canzonatorio con una coda di bianchi nodi a farfalla.

In questa immagine risibile in senso buono, cioè allegra, io riconosco in Bloom le  stigmate sante di Cristo, di Francesco e del principe Myškin, l’idiota di Dostoevskij.  179.

Sinite parvulos venire ad  me. Ne prohibueritis eos; talium est enim regnum Dei. Amen dico vobis: Quisquis non receperit regnum Dei  velut parvulus, non intrabit in illud. Et complexens eos benedicebat imponens manus super illos  ” N. T., Marco, 10, 14 -16.

 Il principe Myškin dice: “I bambini cu curano l’anima” (L’idiota, I, 6)

 

Bologna 14 gennaio 2024 ore 19, 10 giovanni ghiselli.

p. s.

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[1] R. Musil, I turbamenti del giovane Törless, (del 1906) pp. 110- 111.

[2] T. Mann, I Buddenbrook (del 1901), p. 330.

[3] Tonio Kröger, p. 74.

[4] Del 423 a. C.

[5] Del 414 a. C.

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