giovedì 16 gennaio 2025

La distruzione delle parole.


 

La cosiddetta reintroduzione del latino dalla II media per un’ora alla settimana, e facoltativo per giunta, è una canzonatura piuttosto che un rimedio. O si studia davvero o si fa finta.

Sarebbe necessario uno studio serio del latino per ristabilire la buona comprensione della lingua italiana e pure di quella inglese ricca di termini neolatini.

 Il guasto della scuola ha fatto passi giganteschi in questi ultimi decenni:  donec ad haec tempora , quibus nec vitia nostra nec remedia pati possumus, perventum est (Tito Livio,  Storia, di Roma, Praefatio, 9), , finché si è giunti a questi tempi, nei quali si è giunti al punto che non possiamo sopportare né i vizi nostri né i rimedi.  

La televisione ha diffuso un genocidio culturale attraverso la distruzione delle parole- the destruction of words simile a quella raccontata da Orwell: every year fewer and fewer words and the range of consciouness always a little smaller, ogni anni ci saranno sempre meno parole e la sfera della conoscenza sempre più ridotta (1984 parte I, capitolo 5)

 

 

Bologna 16 gennaio 2024 ore 18, 29 giovanni ghiselli

p. s.

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