mercoledì 12 marzo 2025

Ares, il dio della guerra, e i suoi adoratori.


 

Quelli che vogliono il riarmo a ogni costo, ad altissimo costo che priverà di mezzi la sanità già ora mendica e la scuola che non funziona da tempo, sono seguaci di Ares il dio odioso, il dio disonorato tra gli dèi come lo chiama il pur religiosissimo Sofocle che invoca contro questo nume orribile le divinità della pace, della cultura, delle gare, della caccia, delle feste: Apollo, Artemide, Atena, Dioniso.

Ares è detestato perfino da suo padre Zeus che gli dice: “non stare seduto accanto a me piagnucolando, voltafaccia- ajlloprovsalle-

e[cqisto" dev moiv ejssi qew'n o}i  [Olumpon e[cousin (V, 890), tu per me sei il più odioso tra gli dei che abitano l'Olimpo

Sempre ti è cara contesa, guerra e battaglie (Iliade V, 889-891)

 

Invero i fautori della guerra, gli adoratori di Ares, in battaglia non vanno, ma vogliono che ci vadano altri, che muoiano altri. Nella fattispecie ragazzi ucraini e russi, soprattutto ucraini.

Credo che a questi guerrafondai europei, almeno a chi li muove, stiano a cuore gli affari conseguenti alla vendita delle armi.

Gridano che bisogna combattere e morire per la libertà e mandano a morire i figli degli altri. Le marionette manovrate dai loro fili ripetono in coro.

Credo che la manifestazione del 15 marzo sarà per lo meno molto confusa, forse pure turbolenta, poiché ci saranno diversi gruppi con intenzioni diverse.

L’Europa mi sta molto a cuore a partire dalla cultura e dall’arte che ha prodotto per millenni. Ma della cultura non importa niente alla lobby delle armi. Non sa nemmeno che cosa sia.

 

Bologna 12 marzo 2025 ore 10, 54 giovanni ghiselli

p. s.

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