giovedì 16 gennaio 2025

Un apologo salutare.


 

Vi esorto a pedalare la bicicletta con polpaccio diurno e pure notturno. O, se preferite, di notte correte. Mangiate poco e mandate  giù il cibo leggero con poco vino e tanta acqua..

 

Vi riferisco un apologo del quale sono stato protagonista.

Anche in questi giorni di freddo che scortica i porci, dopo le ore di studio, a mezzogiorno suonato,  monto sulla bicicletta e pedalo per quasi due ore lasciando il resto dell’esercizio alla sera dopo le 20 per meritare la povera cena.

Intorno alle quattordici dunque vado all’Arci di san Lazzaro per mangiare un’insalata mista con tonno, mozzarella e uovo. Più un quarto di vino bianco frizzante e una minerale pure frizzante. Il tutto a un prezzo politico.

Ebbene, due giorni fa un cameriere anziano mi ha domandato quanti anni avessi. Senza  tema d’infamia gli ho risposto.

Lui ha detto che aveva vinto la scommessa con le colleghe. Non me la sono sentita di domandargli quanti me ne aveva dati. Temevo troppi.

Oggi però gliel’ho chiesto. Ha risposto che mi dava la sua età: 74 anni.

“Già un bello sconto” ho fatto.  Immaginavo che le donne erano state anche più generose.

quindi gli ho domandato quanti me ne davano le ragazze. Ha risposto: “meno di settanta: dai 64 ai 67”.

Ne sono stato felice e, tutto ringalluzzito, mi sono mosso per tornare a casa. Passando davanti al bar ho visto la più carina di quelle ragazze, una di trent’anni sì e no, e l’ho salutata ringraziandola della tara cospicua.

Ha detto che mi vede passare spesso in bicicletta e che vorrebbe invecchiare bene quanto me. Mi dava del tu accrescendo la mia gioia di vecchio donnaiolo impunito e irriducibile. Sicché le ho dato il volantino della mia conferenza invitandola a venirci. Quindi l’ho salutata citando il motto di Giovenale: mens sana in corpore sano, certo molto banale ma non inopportuno . Cercherò una sentenza più personale e incisiva e  per la prossima volta. Sono tutto contento. Un vecchio ottantenne si accontenta di uno sconto dell’ età e di un sorriso da parte di una ragazza che gli parla guardandolo in faccia, sorridendo, e dandogli  del tu. Sono borse di studio guadagnate con  la mia ascesi quotidiana.

Il bello della vita c’è ancora per me. Sento che  l’ottantunesima primavera mi porterà cose buone.

Bologna 16 gennaio 2025 ore 16, 56.

p. s.

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