mercoledì 8 gennaio 2025

Il decadere della parola comporta la decadenza dell’intera vita umana.


 

L’Italia sta vivendo una fase di decadenza da basso impero. La caduta è prima di tutto culturale. L’annullamento colpisce la parola quale bersaglio privilegiato di questo nichilismo. Ieri sera ero a cena da amici e ho chiesto di dare un’occhiata rapida allo sceneggiato su Leopardi. Mi aspettavo una cosa buona. Invece ho chiesto di spengere subito quella roba. Non si capiva una parola su due tra quante ne pronunciavano malamente gli attori. Tutto l’insieme era una porcheria. Trascurare  la parola, renderla incomprensibile, significa tirare colpi contro l’umanità dato che noi umani siamo persone linguistiche, non animali che ringhiano o muggiscono o belano.

La scuola non funziona più o funziona male. Anche la medicina non funziona bene. Pure i trasporti. Dunque è difficile venire istruiti, curati e pure imparare qualcosa viaggiando e conoscendo persone diverse.

Qual è la causa di tale regressione? Il fatto che a una dirigenza preparata o per lo meno assistita da persone preparate, ne è succeduta una di improvvisatori, di raccomandati, di amici degli amici.

Non rimpiango il passato quale laudator temporis acti me puero.

Anzi reagisco scrivendo in questo blog quotidiano, tenendo conferenze, almeno una al mese, e cercando di rivalutare la cultura. Mi manca ogni competenza economica ma ho una modesta tuttavia onesta e seria preparazione letteraria: ho letto e imparato diversi tra i massimi autori europei da Omero a Euripide, a Plutarco, a Virgilio, Petronio, Lucano, Dante, Machiavelli, Shakespeare, Leopardi, Nietzsche,  Proust, Kafka, Thomas Mann, T. S. Eliot e Joyce.  

In lingua solo i Greci, i Latini e gli Inglesi olre gli Italiani. Tradotti Tedeschi, Francesi e Russi.

 Ebbene,  cerco ogni giorno di invogliare chi mi legge o ascolta a leggere gli autori che hanno salvato e abbellito la mia esistenza e hanno contribuito al mio benessre aiutandomi a procurarmi il meglio che ho trovato nella vita: prima di tutto la ricchezza e la forza mentale, la salute e l’amore.

Bologna 8 gennaio 2024 giovanni ghiselli.

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