The ghos walks 110, lo spettro incede, mormorò il professor MacHugh piano piano, on la bocca imbottita di biscotto –biscuitfully- alla finestra impolverata. Questo è il professore morto di fame che si tira su con i biscotti e le reminiscenze. Lo spettro mi fa pensare a quello del padre di Amleto e allo spettro del comunismo che si aggira per l’Europa del Manifesto di Marx-Engels.
Oggi si aggira per l’Europa lo spettro del liberismo privo di ogni vincolo: libero di sfruttare e perfino massacrare.
Segue un chiacchiericcio balordo riassunto da questa battuta: “High falutin. Bladderbags 111, discorsi enfatici, vesciche piene d’aria 172.
Mac Hugh annuncia: “un frammento di Cicerone, quindi lo cita with pomp of tone, con tono pomposo: “Our lovely land, la nostra amabile patria. Parole estremamente generiche attribuibili a chiunque. 111-172
Bloom ebreo di origine ungherese domanda semplicemente: “patria di chi?”- Whose land? Mr. Bloom said simply-.
MacHugh tra una masticata e l’altra between his chews disse: “Most pertinent question”, domanda pertinentissima.
Mr Dedalus, il padre di Stephen, fece un nome: Dan Dawson, s Land. Non so chi sia. Più avanti Bloom dirà che la terra è la patria di chi vive su quella terra.
Si apre una porta e la maniglia colpisce il fondo schiena di Bloom.
Il nuovo entrato si scusa e Bloom risponde: I beg yours, scusi lei. 111-173.
Questo entering è un avvocato che da giovane era stato bravo ma da tempo è in un grave declino 112
That hectic flush spells finis for a man, quel colorito da tisico significa che uno è spacciato 112- 173. Ha i giorni contati.
Li abbiamo tutti invero. Fortuna che non conosciamo il conto. Questa riflessione è mia.
Uno cerca di tirare su l’avvocato senza cause su con una pietosa menzogna: You’re looking extra, ti vedo molto bene. Suona falso ovviamente
Ho detto più di una volta che gli scrittori bravi descrivono la vita di tutti.
Vediamolo nella fattispecie
Quando ero depresso sui venti anni i malevoli mi dicevano: “ti vedo male!Sei orribile oggi!
Le prime volte ci restavo malissimo, poi quando stavo meglio, compiuti i 22 anni, rispondevo: “oggi sì non sto bene e sono brutto, ma domani sarò già molto più bello di te. Tu invece sei irrimediabile.
Quei tali non me lo dicevano più.
Continuano i pensieri funerei sull’avvocato con un piede sulla fossa: “I clienti si diradano. Un fallito. Scoraggiato Losing heart . Gioco. Debiti d’onore. Raccoglie tempesta. Prima si beccava buone parcelle.
Il disgraziato suscita pensieri funerei.
Non bisogna mai lasciarsi andare altrimenti si giunge al punto che i cani ti pisciano addosso. Quando arrivai desolato a Debrecen nel 1966 un cane come mi vide vomitò. Feci appena in tempo a scostarmi.
Da questo degrado mette in guardia un personaggio di Hermann Hesse che allora non conoscevo
Vittore, “un vagabondo navigato e scaltrito” dice a Boccadoro un narcisetto e adontino: “Vedi, piccolo Boccadoro, a te può daesi che vada bene, sei giovane, bello e hai un aspetto cos’ innocente che è un ottimo biglietto d’alloggio. Piaci alle donne, e gli uomini pensano : o, costui è innocuo, costui non fa male a nessuno!
Ma guarda fratellino, che si diventa vecchi, che sulla faccia da bambino cresce la barba e si formano le rughe, che i pantaloni si lacerano, e all’improvviso ci si accorge di essere ospiti brutti e sgraditi, e invece della giovinezza e dell’innocenza non parla più dagli occhi che la fame: allora uno dev’essersi indurito ed avere imparato qualcosa del mondo , altrimenti ben presto giace sul letamaio e i cani gli orinano addosso” (Narciso e Boccadoro, capitolo IX)
Segue un pensiero sul direttore del giornale: buffo il modo in cui quei giornalisti cambiano rotta- veer, virano- con il cambire del vento112-174. Banderuole. Vengono lette parole scritte con enfasi retorica.
Il professore esclama: basta con questo pallone – enough of the inflated wind bag. Ned Lambert legge altre paole vuote e Mr Dedalus dice: “Bathe his lips”, ci immerga le labbra, Manlel sal pen! si direbbe a Pesaro, mangiale col pane!
Allora diciamo due parole sui pennivendoli di oggi. Io compro “la Repubblica” e ne leggo ben poco perché in genere chi scrive ripete ovvietà magari con parole difficile rendendole ancora più insignificanti.
Talora però all’intervistato si lasciano dire parole molto significative e contrarie alla corrente. Faccio un esempio tratto dal numero odierno.
Silvia Funarola intervista Alessio Boni che interpreta Monaldo Leopardi in una miniserie televisiva sul poeta. Niente di nuovo su Giacomo Leopardi e suo padre ma l’ultima domanda che riguarda la vita dell’attore riceve una risposta esemplarmente coraggiosa:
“Ha qualche rimpianto?”
Boni dunque risponde: “ Mi sarebbe piaciuto frequentare il liceo classico, invece ho fatto ragioneria, scuola serale. Quando studi latino, greco, l’etimologia delle parole, il sapere ce l’hai dentro. Ho fatto più fatica, conosco il valore dello studio e della cultura.
Mi dirà: ha letto tanto, si recupera. E’ diverso, quegli anni lì non ritornano più. E hai più antenne” (“la Repubblica del 7 gennaio 2025, pagina 31).
Risposta perfetta: stupefacente per chi non ha studiato il greco e il latino e ne conserva il desiderio (povqo~). Quando eravamo più giovani ho provato un po’ di antipatia per questo ex ragazzo in quanto appariva più bello di me. Ma leggendo queste parole vedo che la sua bellezza vale almeno quanto la mia di studioso e di persona.
p. s.
Ho studiato e insegnato greco e latino per tutta la vita -dagli 11 anni il latino dai 14 il greco- a oggi, e lo rifarei.
Ho tradotto e commentato diversi autori. Ho
tenuto e tengo conferenze in varie città.
Il 27 gennaio dalle 17 terrò una
conferenza nella biblioteca Ginzburg di Bologna sulla metodologia dell’insegnamento
di queste materie, uno studio elaborato nei 10 anni -2000 2010- durante i quali insegnavo nella SSIS ai
giovani laureati in greco come insegnare bene questa materia.
A chi non può venire invierò il link se me lo chiede per posta elettronica: <ghiselli.giovanni@gmail.com>
E’ tutto gratuito. Dovete solo prenotarvi perché possano tenere il conto dei posti telefonando alla biblioteca Ginzburg: 051- 466307
Bologna 7 gennaio 2024 ore 18, 39 giovanni ghiselli
p. s.
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