martedì 23 settembre 2014

Twitter, LV antologia

L’articolo 18 e altro


Molti  parlamentari avvelenati dal potere hanno le tracce di cento maschere sul viso, il fetore  della corruzione nel fiato e il sapore della menzogna nella bocca. Dicono che per proteggere tutti bisogna togliere la protezione a chi intanto  ce l’ha.

La flessibilità può essere non opporsi alla corrente della vita inalberandosi tra convulsioni paurose. Questa va bene.
Ma quella raccomandata dal potere, cara ai padroni, è facoltà di licenziare quando ne hanno voglia loro.
Questa mi spinge a scrivere contro.

Gli accigliati fustigatori della vita operaia guidati da Renzi, Sacconi e Brunetta sono nemici anche della vita nostra e perfino della propria.

Saper parlare e scrivere distingue i civili e gli inciviliti dai selvaggi e dagli ignoranti  dei covi politici

I cafoni credono che il successo sia rappresentato da spese faraoniche e dall’uso di donne, di alberghi, di pesci e ristoranti di lusso.

Il contenzioso sull’articolo 18 rende equivoco il PD e il governo: li fa stare in piedi ma non li tiene su. Una equivocazione che farà cadere Renzi.

Lo strazio del contenzioso sull’articolo 18 è allegoria della guerra tra i servi del capitalismo sregolato e quelli di sinistra che vorrebbero salvare almeno la dignità lavorativa dei lavoratori e la propria faccia.

E’ qui sulla terra che diventa infernale la vita con il capitalismo, soprattutto con questo privo di opposizione

I bombardamenti umanitari ammazzano uomini, donne e bambini. Se sbagliano il bersaglio, ammazzano solo donne e bambini. Questi lanci di bombe non sono umanitari, sono sbagliati. Del resto errare è umano. Ma loro perseverano e c’è chi li approva. Io li maledico da sempre, e non mi sento solo, e non lo sono.

giovanni ghiselli

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