giovedì 29 agosto 2019

Carlo Calenda




Ieri sera in televisione si è visto e sentito Carlo Calenda. Non mi è dispiaciuto se non altro perché in quanto diceva con serietà c’era una logica. Aveva impressa nel volto una sensibilità malinconica.
La sua grossa testa di cefalo, o di carpa, schiudeva ogni tanto le labbra, mentre con gli occhi tondi pareva cercare un orientamento tra quegli orizzonti selvaggi sui quali ha scritto il suo manifesto politico. Ho apprezzato la richiesta di un “discorso della verità”  di cui sentiamo tutti il bisogno. A me manca anche il discorso della bellezza, ma riconosco che questa persona sa esprimersi meglio di altri politici attuali. Mi è piaciuta anche la sua coerenza. Ho altre idèè politiche ma apprezzo sempre la capacità di parlare con logica e la fedeltà alle proprie idèe.  

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