mercoledì 10 dicembre 2014

La morte per macchina (Death by car)

Il fumo uccide, è scritto sui pacchetti di sigarette. Anche le automobili uccidono, eppure il comprarle viene pubblicizzato come se portasse felicità grande.

I bambini uccisi sulle strisce da automobilisti assassini, contano meno di quelli assassinati in altra maniera.

Dobbiamo temere e schivare la morte per automobile anche se il gran maggiordomo di tutti i regimi, Bruno Vespa, non ne parlerà mai nella sua trasmissione funzionale a tutti i poteri, piccoli medi e grandi. Perfino a quello delle false opposizioni pubblicizzate per ingannare la gente

Una opposizione reale alla tirannide del mercato infliggerebbe almeno 10 anni di galera a chi ammazza un essere umano guidando l'automobile

Un reo confesso di avere ammazzato con l’automobile un postino poi di essere scappato, ha avuto gli arresti domiciliari. Tra poco tempo nemmeno quelli.
La madre che si dice innocente della morte del figlio invece è già in galera, universalmente aborrita.

Certi delinquenti amano l’automobile più del prossimo loro e più di se stessi. L’auto è l’arma  criminale con la quale vogliono affermare la propria identità di potenziali assassini impuniti. Non poche volte quando ti vede sulle strisce uno questi farabutti accelera invece di frenare. Poi, dopo averti ammazzato, magari fa dire all’avvocato che è sconvolto e non riesce a dormire. Un’arcibeffa diabolica.
Veglino  pure , ma in galera, e per diversi lustri! Ci devono essere anni di prigione per punire l’uccisione di un pedone e di un ciclista, sebbene questi siano consumatori meno prevedibili e affidabili di chi passa il tempo ad ammazzare i cristiani con le automobili. Bisogna spezzare i bischeri che tendono le corde degli animi di automobilisti assassini che ammazzano gli indifesi quasi per sport.

Ammazzare un pedone o un ciclista indifeso, e sconosciuto non è crudeltà molto più piccola che uccidere il proprio figliolo. La mamma di Ragusa fa orrore e fa pure pena, chi ammazza con l’automobile fa rabbia e fa schifo. In ogni modo il Caos è tornato.

giovanni ghiselli
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3 commenti:

  1. La cosa terribile e' che l'assassinio con l'auto e' del tutto gratuito, non ha movente e non può' essere compreso. Sono d'accordo che debba essere assimilato a un omicidio.
    Alessandro

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  2. Inevitabilmente penso agli eroi che hanno sparato ai pescatori in India....tante morti tanti pesi diversi. Giovanna Tocco

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  3. sai qual è il problema? il problema è in realtà i problemi:
    1. in questa nazione dell'individualismo del cazzo vedi file di auto contenenti solo 1-2 persone massimo, pochi capiscono che condividere un'auto riempiendola di persone aiuta a toglierne 3/4 dalla strada e a dividersi le spese
    2. l'auto - mi pare lo dicesse già ghandi - rende più cattivi! eh, certo: copri il tuo corpicino di umano con una corazza di plastica e ferro, un motore che ruggisce, una carrozzeria che ti rende come un elefante o un rinoceronte... come non lasciarsi prendere dall'aggressività?
    3. l'auto rende estremamente nervosi perché è un ambiente chiuso e piccolo che spesso ci incastra nel traffico. la rabbia è dietro l'angolo! me ne accorgo io stessa che, non guidando quasi mai, quando lo faccio mi rendo conto che mi è più facile innervosirmi...

    l'assassinio con auto non viene compreso, ma di assassinio si tratta. viene preso ancora troppo alla leggera e il trasporto in auto viene ancora troppo privilegiato e ritenuto un sacro diritto, per il quale si può insultare e non rispettare pedoni, ciclisti, animali, e non da ultimo il paesaggio, devastato sempre più da asfalto del cazzo...

    maddalena

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