lunedì 6 ottobre 2014

Twitter, LXI antologia

6 Ottobre

Sono per la libertà, ma contro la licentia .
Licenza di uccidere, con le automobili, licenza di umiliare e affamare, licenza di licenziare, detta anche ipocritamente “flessibilità” o soppressione dell’articolo 18.

Il triste corteo dei disoccupati si ingorga, e intanto Renzi e Marchionne si scambiano complimenti e congratulazioni.

Acta retro cuncta. Tutto è invertito: per eliminare le discrepanze tra gli operai, li si fanno crepare tutti nello stesso modo.

Stat gravis strages (Seneca Oedipus) sta dritta la strage pesante di suicidi, di bombardati, di sgozzati. Intanto il bullo della FIAT sorride tutto contento. E il boyscout finto scemo, si congratula con lui.

La gente povera, i più piangono, ma Fazio il prosseneta astuto e maligno sorride sempre, e per incensare l'ospite in vena di spiritosaggini aggiunge: “mamma mia che ridere!”. Un diavolo incarnato.

Oggi ho visto il primo filo di grano in erba. Ho pensato a mia mamma morta tre anni fa, alla nonna, alle zie, al nonno, al babbo, alle amanti svanite, alle amiche scomparse. Li rivedrò tutti, come ho visto rinascere il grano tagliato all’inizio dell’estate.

La morte delle persone è, come scrive Ammiano Marcellino a proposito di Adone, indicium frugum sectarum in adulto flore, simbolo del grano tagliato quando è maturo.

Il grano risorge, come Cristo e noi tutti.  La nostra morte è simboleggiata dalle messi tagliate quando sono mature (cfr Ammiano Marcellino, XXII, 9)

giovanni ghiselli

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Lunedì prossimo inizierò il mio corso sugli archetipi all’Università Primo Levi di Bologna

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  Pregai il sole già molto vicino al margine occidentale della grande pianura. “Aiutami Sole, a trovare dentro questo lungo travagli...