lunedì 18 maggio 2015

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Ancora sui presidi e sul cretinismo parlamentare


Alla dolce sorridente ministra Boschi: i fatti della scuola non sono sillogismi falsi. Torna a studiare!

In 41 anni di insegnamento nella scuola pubblica ho incontrato diversi presidi ignoranti, prepotenti, perfino corrotti. Uno di loro certo Magnani del liceo Galvani ha chiamato due ispettori ministeriali contro di me, Adelelmo Campana e Antonio Portolano, che lo hanno sbugiardato.
Portolano poi mi ha invitato ai suoi convegni dove ho imparato molto
In seguito ho vinto il concorso di ingresso alla SSIS dell’alma mater di Bologna, e l’ispettore ministeriale Favini mi ha chiamato a collaborare alla scelta della seconda prova scritta per la maturità classica. 
Sono grato a queste  persone oneste.
Il preside Magnani aveva riempito sul mio conto un dossier pieno di calunnie suggerite da colleghi invidiosi delle mie capacità professionali e della mia persona. Se avesse avuto poteri maggiori, mi avrebbe licenziato, pur già quarantenne e di ruolo, e avrebbe messo al mio posto uno di quegli ignoranti asserviti che piacevano a lui e davano i due (in decimi) e pure meno due, poi suggerivano agli allievi di andare a ripetizione pagate salatamene a colleghi che ci speculavano e nemmeno ci pagavano le tasse.
I presidi onesti sono capaci di ascoltare i professori bravi e di imparare da loro. Ne ho incontrati tre o quattro su una decina.

Le battute sui  presidi tutti buoni, come la mamma della Boschi, e dei presidi senza pistola, come quelli della Giannini, sono triviali oltre che stupide. Quelle due devono andarsene. Vorrei Civati o Fassina o Mineo, o Rodotà,  al posto loro. La Carrozza non era male per niente. 

L’intelligenza, la moralità, la cultura, nobilitano ogni persona di ogni età.
La stupidità del bruto e la disonestà del farabutto desacralizzano e deformano tanto l’uomo quanto la donna.

L’ibrido è un contrassegno di appartenenza a un mondo primitivo.
I vecchi imitano i giovani per non sembrare inameni, i giovani pargoleggiano per parere molto carini e innocenti, oppure scimmiottano i vecchi per apparire autorevoli. E’ la pupazzata del cretinismo parlamentare.

Renzi usa a casaccio termini, come “pazzesco” e altri cotali privi di senso concreto. Oppure  cambia arbitrariamente il significato delle parole in rapporto ai fatti.

giovanni ghiselli 

p. s.

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1 commento:

  1. La scuola non deve più formare perchè il popolo non deve essere in grado di giudicare la classe dirigente, tanto meno sostituirla con persone più capaci. Giovanna Tocco

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