mercoledì 27 marzo 2024

I sepolcri imbiancati e le vite umane


 

Nella nona scena del IV atto dell’Aulularia di Plauto, l’avaro  Euclione  canzona gli honestiores i cittadini più ragguardevoli vestiti di bianco e seduti nelle prime file.

Quid est? Quid ridetis? Novi omnis : scio fures esse hic complures- qui vestitu et creta occultant sese atque sedent quasi sint frugi” (vv. 718-719)  Che c’è? Perché ridete? Vi  conosco tutti: so che qui ci sono parecchi ladri che si nascondono sotto una toga imbiancata a gesso e stanno seduti come fossero dei galantuomini.

 

Cfr. le parole del Cristo nel Vangelo di Matteo: “ Tunc Iesus locutus est ad turbas et ad discipulos suos dicens: “super cathedram  Moysi sederunt scribae et pharisaei. Omnia ergo quaecumque dixerint vobis, servate et facite; secundum opera vero eorum nolite facere: dicunt enim et non faciunt (…) Amant autem primos recubitus in cenis et primas cathedras in synagogis et salutationes in foro et vocari ab hominibus Rabbi  (NT, Matteo, 23,  1-3(…)6-7), allora Gesù parlò alle folle e ai suoi discepoli divendo: sulla cattedra di Mosé si sono assissi gli scribi e i farisei. Allora tutto quanto vi possano dire osservatelo e fatelo; ma non comportatevi secondo le loro opere: poiché dicono e non fanno (…) amano poi i primi posti nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe  e i saluti nelle piazze ed essere chiamati Rabbi dagli uomini.

Quindi: “Vae vobis, scribae et pharisai hyocritae, quia similes estis sepulcris dealbatis, quae a foris quidem parent speciosa, intus vero plena sunt ossibus et omni spurcitia! Sic et vos, a foris quidem paretis hominibus iusti, intus autem pleni estis hypocrisi et iniquitate” (23, 27-28), guai a voi, scribi e farisei ipocriti, poiché siete simili a sepolcri imbiancati, che certo all’esterno paiono belli a vedersi ma dentro sono pieni di ossa e di ogni putrefazione. Così anche voi, all’esterno sembrate giusti agli uomini, ma dentro siete pieni di ipocrisia e iniquità.

 

Io vorrei che la proedriva, i primi posti toccassero alle persone umane che amano l’umanità, ai benefattori veri, agli studiosi seri, desiderosi e capaci di educare, a quanti insomma vivono per aiutare chi ne ha bisogno.

 

Bologna 27 marzo 2024 ore 20, 19

giovanni ghiselli

p. s.

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