giovedì 25 settembre 2025

“Ed in infamia tutto il monte gira”, Dante, Purgatorio, XX, 114.

 

    Giorgia Meloni ha dato degli irresponsabili ai navigatori della flottiglia.

Sono cittadini europei, tra cui quattro parlamentari italiani, che stanno salvando l’onore dell’Italia e dell’ Europa sicché  dovrebbero essere elogiati dalle istituzioni. La premier aggiunge che vogliono danneggiare il governo. Replico che stanno compiendo un’impresa generosa e coraggiosa che verrà ricordata come tale per tanto tempo, mentre l’esecutivo da lei diretto farà il giro del mondo in infamia per aver lasciato ammazzare più di sessantamila persone inermi, in gran parte bambine, donne e bambini, senza avere reagito con alcuna sanzione verso il governo israeliano che ha ordinato tale genocidio.

Questa signora denuncia spesso di essere presa di mira dall’odio. Dovrebbe piuttosto temere il dies irae, dies illa quando potrà esserle addebitata una lunga e pervicace reticenza vicina alla complicità con i mandanti e gli esecutori del massacro nefandamente compiuto contro gli abitanti inermi, affamati, assetati della striscia di Gaza: cittadini palestinesi, medici e giornalisti accusati tutti di terrorismo da chi li sterminava.

Il terrrorismo da parte di Hamas c’è stato di certo e l’abbiamo condannato con voce unanime  ma l’infanticidio e il femminicidio seguente ha colpito vite umane del tutto innocenti. Questa precisazione non è mai stata fatta a chi continua a evocare l’orrore del 7 ottobre per giustificare quello successivo subito da decine di migliaia di  Palestinesi inermi.

Sono mesi che scrivo di questo e continuerò a farlo nonostante mi possa costare caro.

Oggi in  particolare voglio rendere onore ai naviganti in viaggio verso Gaza che stanno rischiando la vita per portare aiuto e smuovere le coscienze mentre vengono accusati di terrorismo da chi non ha coscienza.

Concludo con la citazione appropriata che vi devo, cari lettori e ispiratori miei.

Nel   Macbeth di Shakespeare la moglie di Macduff quando

 viene invitata a fuggire da un messaggero, prima che arrivino i sicari del tiranno,  risponde: “Whither should I fly?-I have done no harm. But I remember now.- I am in this earthly world where to do harm-is often laudable; to do good, sometime-accounted dangerous folly” (IV, 2), dove dovrei scappare? Io non ho fatto del male. Ma ora ricordo. Io sono in questo basso mondo dove fare il male è spesso lodevole; fare il bene, talora è considerata pericolosa follia.

Ci siamo tutti un questo basso mondo  e dobbiamo reagire con le parole dettate dalla coscienza sdegnata se siamo davvero umani, degnamente umani.

Pesaro 25 settembre 2025 ore 16, 49 giovanni ghiselli

p. s.

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