Mi sto preparando per tornare a Bologna. Devo partire perché nella mia città adottiva mi attendono conferenze da tenere ogni mese fino a giugno. Voglio divulgare sapere quale nozioni e come sapienza che potenzia la vita conferendo spirito critico, buon gusto, capacità di orientarsi nella letteratura europea non senza qualche filosofo che si intende di letteratura e ne scrive. Sono ancora un poco zoppicante per la brutta caduta che mi ha rotto il femore. Mi manca la bicicletta e mi mancano i libri lasciati in gran parte a Bologna. Questi li ritroverò verso sera, per tornare sui pedali sulla strada invece dovrò aspettare ancora. Sono caduto il 7 luglio e ho passato due mesi e mezzo molto duri. Ma so da tempo che la vita è un groviglio di gioie e dolori, successi e insuccessi, cadute e risalite.
In questi giorni abbiamo saputo che sono morti due campioni di bravura e bellezza: Claudia Cardinale e Robert Redford. Si impara che ogni privilegio e vantaggio è effimero, come ogni svantaggio del resto.
Ci hanno comunque lasciato qualcosa di buono che reìimarrà.
Mi hanno chiesto di tradurre tutto il De rerum natura. Un testo che conosco piuttosto bene ma ne ho già tradotto solo gli episodi che si leggono nei licei. Tale lavoro mi attira, temo però che mi schiacci con la sua mole. Se avrò salute questo non avverrà. Reggerò financo il mondo sulle mie spalle se avrò salute. Questo è il problema di fondo, una volta aggirata la boa degli ottanta anni. La vita umana è troppo breve rispetto a certe aspirazioni. Per gli ignavi invece è troppo lunga. Giocano a carte coloro. Meno peggio che giocare con il cuore delle persone. La vita si allunga con il ricordo del bene fatto e ricevuto. E pure rammentando le sofferenze che ci hanno resi più buoni e più intelligenti. Quanto ho imparato leggendo per educare mi ha insegnato a vivere una vita da uomo.
La sapientia , sostiene Seneca "res tradit, non verba" [1] insegna ad agire, non solo a parlare. E in un'altra Epistula: "Sic ista ediscamus ut quae fuerint verba sint opera" (108, 35), cerchiamo di apprendere in modo che quelle che furono parole diventino azioni.
Infatti "Soltanto il pensiero vissuto ha valore"[2].
Vediamo tante persone che vivono in maniera opposta rispetto alle parole che dicono. C’è perfino chi ordina stragi e afferma di fare del bene. La discrepanza tra le parole e le azioni, tra le parole buone e i misfatti, è uno dei mali più diffusi. La carenza di spirito critico non avverte tale contraddizione. Andiamo incontro a una guerra che potrebbe essere l’ultima per il genere umano. Dobbiamo adoperarci per scongiurare questo pericolo reale. Togliere la maschera alle parole bugiarde, alle persone ingannevoli, alle cose dannose e deleterie come le armi. Per ora basta.
Pesaro 27 settembre 2025 ore 10, 43 giovanni ghiselli
p. s.
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