L’intelligenza naturale è giudicata sfavorevolmente nella stessa misura in cui si è messa in onore una controintelligenza, quella artificiale che di bellezza e bontà non si intende. E’ come l’aria condizionata, quella cattiva e patogena che esclude quella buona dai luoghi chiusi. E’ come la moneta cattiva che toglie dalla circolazione quella buona. Come i cellulari che diradano i rapporti tra i volti, gli sguardi, le mani dalle carezze delicate. Come le parole scorrette che mettono fuori uso quelle corrette. Come i soldi spesi per le armi che mortificano e riducono all’osso quelli spesi per la sanità e la scuola necessarie alla vita..
Barbarie e infelicità.
Pesaro 24 settembre 2025 ore 10, 42 giovanni ghiselli
p. s.
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