giovedì 18 settembre 2025

Pupazzate e menzogne.

Un titolo del quotidiano “la Repubblica” di oggi

Meloni:“Io vittima d’odio

chi lo usa per businnes

non mi faccia la morale” (pagina 18)

 

In confronto all’odio che ha ammazzato decine di migliaia di palestinesi inermi a partire dalle bambine, i bambini e le donne, l’odio subito dalla nostra prima ministra è fatto di carezze e regali.

In confronto all’affarone  prospettato dal ministro israeliano Smotrich : “Sarà una miniera d’oro” (…) Abbiamo investito molto, dobbiamo spartire con gli Usa” (pagina 2) detto del deserto fatto dalle bombe dell’esercito di Netanjau, il business degli avversari della Meloni è un bonifico in favore di questa prima donna che si è sempre atteggiata a vittima, pur se da vittima vincente. La Nostra finta vittima dunque è un ossimoro incarnato dunque come il falso scemo Bruto Maggiore di Tito Livio.

Ed è piena di contraddizioni. Si presenta come madre ottima e  di fatto non si oppone al collega che fa uccidere i bambini fin dentro gli ospedali.

Dice di essere cristiana e favorisce lei sì, gli affaristi, i mercanti che Gesù cacciò in malo modo dal tempio. Dice di essere una donna dalla parte delle donne ed è la premier di un paese dove le donne sono pagate per il lavoro meno degli uomini che a loro volta sono tra i peggio remunerati d’Europa.

Gli uni e le altre non solo hanno salari che non consentono loro una vita dignitosa ma  lavorando perdono proprio la vita.

Io non  la odio, però voglio dirle che non mi lascio prendere in giro da lei, dalle sue pupazzate, dalle sue menzogne.

 

Pesaro 18 settembre 2025 ore 15, 42 giovanni ghiselli

p. s.

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